In breve, Essi si destarono dal loro sonno inquieto e cominciarono a cavalcare senza meta, come se i colori delle gemme del sole che indoravano il Suo passaggio, fossero scomparsi con la venuta della quiete autunnale, ad ingiallire i ricordi, dimenticando la Sua poesia, i Suoi consigli, la Sua musica e le Sue emozioni...
Essi lasciarono sulla Tavola Rotonda le loro coppe vuote fruscianti di ricordi e di ombre di passo, mntre intorno alle mura severe non suono innaturale si udiva, poichè le cose che sono state, oggi non sono più...
E quando un infante si addormenterà alla melodia della voce madre apprensiva, sul vetro grigio di pioggia e di malinconia, compariranno rivoli viola, come a signifiare che un tempo lontano, quella Ombra tra le Ombre, prese forma umana ed il Suo sangue seppe abbracciare quella immensa distesa di Anime in Festa...
Taliesin, il bardo
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