“A quest'ora sarà andato via...” disse lo specchio a Lys “... forse in qualche paese fuori da Chanty... la mia magia lo ha spinto là... povero idiota, ti starà cercando...” ridendo piano “... patetica la debolezza umana... ora vado... ti lascerò qualche giorno di riposo, mia diletta... ti richiamerò al mio castello quanto prima...” con un ghigno, per poi svanire nei riflessi dello specchio.
Intanto, in un borgo al limitare del bosco Sygmese, in una locanda senza insegna, al malinconico tepore del Sole pomeridiano, un giovane bruno e dagli occhi azzurri, beveva il suo vino fissando il ritratto di una giovane donna alla parete.
Aveva gli occhi di Lys, i suoi capelli, il suo stesso sorriso.
O forse era solo l'immagine del suo fantasma.
Rifiutò le avance di una procace prostituta, pagò ciò che aveva bevuto ed uscì, cavalcando per quei boschi, forse inseguito da quel fantasma, senza smettere di cercarlo tra il tramonto, il crepuscolo e tutti i sogni della notte di Sygma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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