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Vecchio 20-06-2014, 01.33.24   #57
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il sergente di Froster continuava a colpire i due contadini che impossibilitati a difendersi, a causa delle mani legate dietro la schiena, potevano solo limitarsi a tenere la testa bassa e rannicchiarsi per attutire i colpi.
“Va bene...” disse il traditore al suo sergente “... basta così... credo sia inutile continuare con l'interrogatorio... magari davvero non sanno nulla di quei ribelli...” si voltò allora verso Clio e sorrise “... e poi questo genere di spettacoli non devono avvenire davanti alla mia futura sposa.” Accarezzò il volto della ragazza, per poi baciarle la mano. “Li lascerò andare solo per farvi un piacere, mia cara.” Rivolgendosi a Clio. “Perchè sapete bene che non amo rifiutarvi nulla. La loro unica fortuna è avervi come signora.”
“Avete sentito, cani?” Il sergente ai due contadini. “Oggi è il vostro giorno fortunato! Ma badate che se altri sospetti cadranno su di voi, circa i legami con i Lupi, tornerò io stesso qui per cavarvi gli occhi e strapparvi la lingua!”
“Su, riprendiamo il nostro viaggio.” Sorridendo Froster, per poi ordinare ad uno dei suoi uomini di aiutare Clio a risalire sulla carrozza.
All'interno vi era sempre Roland nei panni del falso sacerdote che aveva assistito disgustato all'interrogatorio dei due contadini.
“Appena ci saremo allontanati” a bassa voce Froster al suo sergente, in modo che nella carrozza non potessero sentire “porta questi due miserabili contadini nella piazza principale di Lortena, affinchè siano torturati a morte davanti a tutti. Servirà come monito per chiunque sarà accarezzato dalla tentazione di aiutare i Lupi.”
“Si, milord.” Ridendo il sergente. “Sarà fatto. E lascerò i loro corpi per almeno un giorno in bella mostra sulla piazza.”
Froster annuì e salì poi anch'egli sulla carrozza.
Un attimo dopo la vettura riprese il suo viaggio.
“Eh, milady...” Froster a Clio “... temo voi siate il mio punto debole...” sorrise “... quei due villani meritavano come minimo di trascorrere almeno un mese nelle nostre prigioni, ma quella vostra accorata richiesta non poteva lasciarmi insensibile.” Le baciò di nuovo la mano. “Non è cosa buona questa per un governante, vero?” Fissando poi il falso sacerdote bianco. “Questo dipendere così tanto dagli umori della donna amata intendo.”
“La misericordia” rispose questi “è la vera virtù di ogni capo politico, milord. Così diceva l'imperatore Marco Aurelio.”
“Ah, non voglio sentire queste noiose divagazioni storiche.” Seccato Froster. “I libri sono una cosa e la vita invece tutt'altra cosa. E non credo che la nostra lady Clio debba vedersi riempire la sua bella testolina con questo genere di discorsi.” Guardando di nuovo la ragazza. “Anzi, lei deve dedicarsi solo alle cose belle ed ai piaceri della vita...” accarezzandole il braccio nudo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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