“Vieni, facciamo qualche foto ed intervistiamo un po' di gente...” disse Elv a Gwen.
Altea, nel frattempo, aveva fermato uno dei presenti per chiedere informazioni.
Le fu così raccontato tutto, cioè della tragedia del povero Luis rimasto intrappolato nella montagna per cercare tesori fra le tombe Longobarde e di come un coraggioso reporter di nome Reddas si stesse prodigando per tirarlo fuori.
Nello stesso instante, nel locale, lo stesso Reddas aveva raggiunto la camera che i genitori di Luis avevano preparato per lui.
Poco dopo qualcuno entrò.
“Salve...” fissandolo la moglie di Luis “... ci sa fare lei... ne ho visti di uomini dal cuore duro... ma lei li batte tutti...” con un sorriso lascivo.
“Si?” Reddas. “E' un complimento o un'accusa? Non ho tempo per rifletterci ora.”
“Un complimento...” avvicinandosi lei “... sto guadagnando un mucchio di soldi e più Luis resterà lì sotto più ne guadagnerò...”
“Lei è la moglie afflitta di un uomo che rischia la vita...” fissandola lui “... si tolga quel sorriso dalla faccia e si rimetta la fede.”
“E' una bella giornata e voglio sorridere, Reddas...” abbracciandolo lei.
Lui allora la spinse via e la schiaffeggiò.
Lei cambiò espressione e gli occhi le si inumidirono.
“Ecco, così deve apparire...” duramente lui “... conservi le lacrime e vada a farsi vedere da tutti lì fuori. Devono crederla una donna addolorata. Avanti, vada... torni di là... a fare polpette... donne come lei o fanno polpette o qualche altra cosa.” Congedandola con disprezzo.
Lei in lacrime uscì.