Rimasta sola, Gwen mangiò e poi si coricò, restando a leggere prima di addormentarsi.
Era ormai tardi e l'indomani si sarebbe dovuta presentare agli uomini del Maresciallo di Monsperon, l'autorità militare più importante di quelle terre, dopo naturalmente il barone.
E leggendo, alla fine, il sonno la prese.
Era in una folta ed odorosa boscaglia, tra alti alberi e piante verdeggianti.
Cercava erbe per la sua erboristeria, quando alcuni rumori la destarono.
Notò allora qualcosa tra i cespugli.
Erano alcuni contadini con gli abiti lacerati e sanguinanti.
“Scappa via...” disse uno di loro alla ragazza “... scappa via!” Gridò.
Un attimo dopo una muta di cani feroci e sbavanti arrivò di corsa.
Gwen si svegliò di colpo.
Era stato un sogno.
Un inquietante sogno.
Era notte ormai.