Gwen svegliò Elv, che dopo alcuni istanti di torpore comprese dove si trovavano.
O meglio, realizzò che non erano più in mare.
"Dove..." disse confuso "... dove diavolo siamo finiti?" Alzandosi. "Deve trattarsi di un'isola... magari colpita da qualche inondazione..."
Il Sole picchiava forte e non vi era nulla sotto cui potersi riparare.
Così lui propose di muoversi, di spostarsi da lì e di cercare un riparo.
Camminarono per ore, con solo quel telone sulle loro teste, senza scovare nulla di diverso in quello scenario desolato che non fossero chilometri e chilometri di melma piatta, fatta di fango e carcasse di pesci di ogni genere e specie.
Era un luogo assurdo, visionario, da incubo, che li avrebbe portati alla follia se verso il tardo pomeriggio di quel giorno senza nome non avessero scorto in lontananza una sorta di parete rocciosa che si ergeva da quel mondo piatto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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