Discussione: La Compassione di Dio
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Vecchio 12-11-2009, 16.26.46   #45
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
"Saltate sempre alle conclusioni in maniera affrettata!" Ripetè nella sua mente Guisgard. "Ma sentila! Neanche mi conoscesse da una vita!"
Poi disse alla ragazza:
"Allora andiamo, milady. Vi accompagnerò a casa vostra...il prossimo cavaliere che sarà attirato dalle vostre grazie potrebbe essere non altrettanto cortese e cavalleresco!"
Si incamminarono così verso l'abitazione di Elisabeth.
"Stasera c'è una Luna meravigliosa" disse Guisgard ammiranto il limpido firmamento di quella chiara sera invernale "sapete, dove sono cresciuto io c'erano tanti campi dove noi ragazzi potevamo correre liberi e spensierati. E lì lo sguardo, certe sere, si perdeva nell'ammirare una Luna magica, incantata...ho sempre creduto che la sua luce fosse in grado di realizzare qualsiasi sogno."
Stette in silenzio per qualche istante, poi aggiunse:
"Un giorno tornerò su quei campi...lì condurrò la mia dama, sotto la luce di quella Luna."
Ma mentre i due attraversavano la via che tagliava in due l'antico centro di Camelot, una voce li chiamò:
"Cavaliere, fate la carità a chi, come voi, ha servito Cristo in Terrasanta! Fate la carità ad un figlio della miseria, cavaliere."
"Come fai a sapere che sono stato in Terrasanta?" Chiese Guisgard mentre prendeva qualche moneta dalla sua borsa.
"So riconoscere un campione della Fede, quando ne vedo uno." Disse aprendo le mani per accogliere quelle monete. "Il Signore vi benedica. A voi e la vostra bellissima dama che vi sta accanto."
"No, noi non siamo..." Tentò di dire Guisgard.
"Cavaliere" lo interruppè il mendicante "il demonio non lascia in pace chi ha la benevolenza dell'Onnipotente. State in guardia! Quandro cadrà Tintagel cadrà anche Camelot...e quando cadrà Camelot cadrà il mondo intero..."
Detto questo, il mendicante si rimise il suo vecchio cappuccio e continuò a ripetere come una litania:
"Fate la carità...fate la cartà ad un figlio della miseria..."
Le parole di quel vecchio mendicante, arcane ed oscure, lasciarono un senso di inquietudine su Guisgard ed Elisabeth...


Intanto al Palazzo, Hastatus e Llamrei trovarono al ritorno quei quattro contadini ad attenderli.
"Milord" disse uno di loro a Hastatus "la vostra generosità è famosa in tutto il regno, ma il tempo stringe. Tintagel è sotto una terribile minaccia...siamo qui per chiedervi di radunare una nobile compagnia di eroi che possa salvare il nostro villaggio dalla furia dei cavalieri neri!"
"Se sarete voi a chiamarli" intervenne un altro di loro "nessun cavaliere degno di tal nome rifiuterà di prestare la sua spada per questa disperata causa!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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