Guardavo quella pallina.
L'odore stava diventando insopportabile, era pesante, fetido, putrescente.
Così come quelle macchie scure, dense ed in parte rapprese, come quelle attorno alle ferite che vedevo su alcuni, dopo che si placava un gran trambusto occasionale, sempre per colpa di strani soggetti che si mettevano a fare cose strane all'improvviso.
Sparivano per un po' e quando tornavano erano in quel modo.
Almeno a me non era successo, per fortuna, anche se in effetti, se qualcuno avesse guardato sotto i capelli avrebbe visto i segni di quando il dottor Jon mi dava la scossa per trenta secondi e prima metteva qualcosa che quando si asciugava era come se avessi sale fra i capelli, proprio all'attaccatura.
A volte riuscivo a contarli, quei secondi, soprattutto durante le ultime volte, mi ci ero abituata talmente che il buio non arrivava subito, anche se forse era pure peggio, visto che continuavo a saltare come un frullatore acceso sul letto.
Il bagno, certo.
Hai tanto coraggio, infermiera Lucy
Non so se mi stai simpatica o meno, per questo
Il bagno, se non avevo scordato anche quello, doveva avere l'acqua calda, corposa, magari anche con tanta schiuma, come quello che mi faceva Julia, la mia tata, quando ero piccola.
Ora invece non c'era né acqua, né schiuma.
Solo un contenitore vuoto con la forma di una vasca, freddo, duro e che mi lasciava tutta indolenzita, costretta com'ero a star ferma.
Infatti dovetti sorreggermi dalle due per camminare, visto che le gambe non rispondevano più, limitandosi a lanciare fitte acute di dolore ad ogni passo.
Nel mentre, mi accorsi che... La pallina!
Era sparita!
E anche quell'odore!
Dov'erano finiti, tutti e due?
Rimasi interdetta a guardare il pavimento non credendo ai miei occhi, mentre le due mi sollecitavano per raggiungere la mia camera, sulla cui porta campeggiava il numero 1437.
Forse ormai, nessuno ricordava come mi chiamassi,
Nemmeno tu, infermiera Lucy
Forse nemmeno io, forse ormai era quello il mio nome, 1437.
Una volta lì, come al solito, mi stesi sul letto e mi raggomitolai fra le lenzuola.