L'arrivo di quella strana visita gettò stupore nella compagnia di attori, ancora intenti a fare colazione.
“Sono io...” disse alzandosi Ozzillon “... chi chiede di me?”
“Un cliente...” rispose la figura incappucciata “... chi altri altrimenti...”
“In verità” fece il capo della compagnia “ora siamo impegnati a fare colazione e non è consentito al pubblico di entrare qui...”
“Non vi ruberò molto tempo...” mormorò la figura.
Ozzillone allora si voltò verso Gwen e gli altri della compagnia, per poi tornare a guardare la figura.
“Ebbene?” Chiese.
“Voglio commissionarvi un'opera...” disse la figura.
“Commedia o tragedia?” Domandò Ozzillon.
“Cambierebbe qualcosa?”
“Naturale.” Annuì il capo della compagnia. “Il Sommo Dante soleva dire che la tragedia è quell'opera che inizia bene e finisce in modo funesto, mentre la commedia ha un inizio turbolento e drammatico, ma termina poi con un lieto fine. Per questo chiamò la sua opera più importante Commedia.” Con fare teatrale.
“Allora dipenderà dagli eventi se sarà una tragedia o una commedia...” commentò la misteriosa figura, per poi alzare il capo, permettendo a tutti loro di guardare il suo volto.
E si accorsero che indossava una maschera.