A quelle parole di Gonzaga, l'uomo annuì e non aggiunse altro.
Era ovvio che la ragazza non aveva intenzione di lasciare Camelot.
La salutò allora con un cenno del capo e tornò ad occuparsi delle mansioni a bordo.
“Teresa...” disse all'improvviso una voce a Gonzaga “... Teresa, sei tu, vero? Ho riconosciuto la tua voce, ragazza mia! Sapevo di trovarti qui sul molo, visto che è stata tua madre a dirmelo! Allora hai finalmente cambiato idea, vero? Hai finalmente deciso di accompagnarmi!”
Era un uomo anziano, abbigliato come un borghese benestante ed i suoi modi erano garbati.
L'uomo sembrava conoscere bene Gonzaga, anche se lei non lo aveva mai visto prima d'ora.
“Sono felice” continuò il vecchio “che tu abbia deciso di accompagnare il tuo vecchio zio nelle Flegee!” Chiamò allora uno dei mercanti sulla goletta. “Per favore, ci aiutate a salire a bordo? Qui ci sono i nostri bagagli.”
“Subito, signore.” Sorridendo il mercante. “Quante persone siete?”
“Io e mia nipote...” rispose il vecchio “... io sono Mc Pherson e lei” indicando Gonzaga “è mia nipote Teresa Wilberg.” Si voltò poi verso Gonzaga. “Su, cara, saliamo a bordo... la goletta sta partendo.” E sorrise.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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