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Vecchio 20-05-2018, 00.48.37   #1776
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Lo aveva mandato via, mandato via da me.
Sentii una fitta al cuore, forte, profonda.
Restai ad osservare il volto del mio padrone scomparire da dietro lo specchio, perchè lui sapeva leggere nel pensiero, e sapevo che se mi avesse letto nell'anima in quel momento nè io nè Aegos avremmo vissuto per lo spazio di un respiro.
Avevo sempre creduto che il mio padrone fosse infallibile, ma mi sbagliavo.
Ora aveva commesso un errore, un terribile errore.
Non l'aveva ucciso, l'aveva solo allontanato da me.
Ci misi meno di un istante a decidere che cosa avrei fatto ora.
L'avrei cercato, l'avrei cercato ovunque.
Il mondo era vasto, certo, ma non abbastanza da poterlo nascondere da me.
Lo avrei trovato, non ero mai stata sicura di una cosa come in quel momento.
Feci apparire un abito sobrio, e scesi di sotto, pagai il locandiere ed uscii.
Ercole mi aspettava, fiero e impettito come sempre.
Accarezzai dolcemente il muso dell'animale con un vago sorriso.
Montai in sella, e mi lasciai guidare dall'istinto.
Anche se non potevo usare i miei poteri, c'era qualcosa in me che sapeva che l'avrei trovato, che sarebbe stato il mio cuore a portarmi da lui.
Quel cuore che per vent'anni era rimasto immobile, fermo, e ora aveva iniziato a battere, e batteva in un modo nuovo, intenso, ritmico.
Batteva in quella sinfonia nata dall'unione dei nostri battiti, batteva alll'unisono con il suo, ovunque lui fosse.
Ed era quello che mi avrebbe condotto da lui.
Era quello che mi avrebbe guidato fuori dal bosco di Chanty.
Il nostro Amore.
La sera cominciava a farsi strada nel bosco che gli alberi iniziavano a diradarsi, l'oscurità cresceva attorno a me, eppure mi appariva così diversa ora.
Era qualcosa di estraneo, come se per la prima volta dalla mia nascita innaturale non mi rispecchiasse più, come se ora in me ci fosse dell'altro.
Come se ora non fossi più solo buio, ma ci fosse una luce in me.
Una luce che piano si faceva spazio nella voragine lasciata dalla mia anima, in quel buio assoluto e profondo in cui ero nata, in cui avevo vissuto.
Non ero più l'oscurità pura e assoluta, ero luce e ombra come ogni persona vera.
Lui era la mia luce, il sole dell'alba, il caldo crepuscolo dorato.
Oh, non ero certo diventata Clio, per carità!
Ora però, la mia oscurità era solo per lui, per lui che avrei cercato ovunque, per lui che ora era la mia vita, il mio tutto, tutto il mio mondo.
"Aspettami amore..." sussurrai alla notte che mi veniva incontro "Ti cercherò ovunque, attraverso il tempo e lo spazio, perchè nè tempo nè spazio, nemmeno il più oscuro potere può ostacolare il nostro Amore..".
Come un'ombra scivolavo nella notte, la attraversavo, ma non vi ero più imprigionata, alla fine delle tenebre avrei trovato l'alba e la sua luce.

“Come la Luna ed il Sole,
tra rose rosse e fresche viole,
la bella amamelide sboccia sola
e una civetta canta quando vola...”

"Infine il sole sboccerà nella notte
memore delle infinite ed antiche lotte
con le tenebre che offuscheranno il giorno
nell'attesa di un sognato ed eterno ritorno"


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