Visualizza messaggio singolo
Vecchio 30-04-2018, 17.40.42   #1027
Clio
Disattivato
 
L'avatar di Clio
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
La leggenda della Pieve di Monsperone

La sua voce così calda, la sua presa così salda mi federo andare ancora più fuori di testa.
Sentivo il mio corpo scosso da quei fremiti incontrollati, spasmi che mi attraversavano tutto il corpo, ogni lembo di pelle, ogni membra, ogni muscolo.
Persino il mio respiro sembrava una parte del mio corpo che poteva essere stuzzicata ed eccitata, sconvolta e tormentata.
Poi le sue parole che ebbero il potere di eccitarmi ancora di più, di accendere in me qualcosa di atavico e primordiale, come una forza senza nome nè forma, che prendeva il nome dai miei gemiti e la forma dai nostri corpi mischiati l'uno nell'altro.
Cacciò via il povero Icarius, che finì a terra poco distante, lo guardai, lo guardai negli occhi per tutto il tempo che riusciii a tenerli aperti.
Aegos era un fiume in piena, una belva feroce che mi stava assalendo, e per la prima volta, ero io la preda.
Non capitava spesso che un uomo riuscisse a tenermi testa in quel modo, a sottomettermi andando addiritura contro i miei ordini.
Avrei dovuto essere furiosa, ma ero troppo eccitata e folle per distrarmi da quel meravigioso piacere che mi dava.
Sì, perchè era entrato in me dapprima lentamente, accarezzando la mia pelle con quel gemito leggero, per poi invece iniziare a cavalcarmi in modo selvaggio e brutale, quel modo che mi mandava fuori di testa, che mi elevava da quel piano mortale per portarmi in un estasi fatta di mile fuochi infernali.
E in tutto questo, in questa discesa nell'averno dei lussuriosi, il mio sguardo non lasciò mai quello azzurro e puro di Icarius, restai lì a fissarlo, a godermi la sua espressione sempre più eccitata, sempre più vogliosa, e frustrata.
Forse pensava che una donna dovesse avere un solo uomo alla volta, oh che razza di assurdità. Magari valeva per le altre donne, ma certo non per me.
Quando poi mi lasciò il seno che mi faceva quasi male, per un momento sospirai di sollievo, ma poi mi sollevò la gamba e lo sentii entrare ancora più in fondo, squarciandomi e invadendomi come un fiume in piena, come se non fossimo vissuti che per quel momento.
Ero folle, dannata, lussuriosa ed eccitata, preda di un godimento senza pari.
Guardai Icarius davanti a me con un sorrisetto divertito, malizioso, furbo ma più di ogni altra cosa eccitato.
Mi eccitava il suo candore, la sua purezza resa torbida da quello sguardo eccitato e dalla virilità che urlava per poter uscire.
"Icarius.." lo chiamai in quel momento di pura estasi, con la voce alterata dal piacere immenso che mi travolgeva "Spogliati e vieni qui... subito, piccolo... subito!!" gemetti, impossibilitata a parlare normalmente perchè Aegos non si fermava.
Allora voltai la testa, in modo da poterlo guardare negli occhi.
Lo afferrai per i capelli, e lo guardai negli occhi.
"E tu non lo fermerai un'altra volta, o io fermerò te!" fissandolo negli occhi, stravolti quanto i miei, folli di passione e godimento come i miei.
E lo baciai, un bacio cattivo, intenso in cui sfogai tutta la voglia, la rabbia, l'ardore, la passione, la lussuria sfrenata.


Ultima modifica di Clio : 30-04-2018 alle ore 17.47.52.
Clio non è connesso