Citazione:
Originalmente inviato da llamrei
Assolutamente ricordo benissimo e ti ringrazierei se potessi contribuire in tal senso con la tua specifica conoscenza in merito all'araldica.
|
Sono qua apposta
da un libricino che ho appena recuperato, scritto dal fu Mons. Giovanni Baserga Cancelliere Curia Vescovile Como
ha fatto una ricerca ma + genealogica che araldica su un casato mio omonimo:
dal concilio di trento 1563 si possono avere dati certi su nascita, sposarizio, e morte
già i Romani uttilizzavano 3 nomi identificativi
praenomen, il nomen ed il cognomen.
purtroppo decaduti e riprendendo il cognome dopo il periodo buio
il tutto nasce xkè è neccessario distinguere una persona dall'altra
prendendo ad esempio, dai luoghi di origine, dai soprannomi, dai mestieri, dalla paternità, o dal nome capostipite dellafam.
e per l'araldica stessa cosa, in battaglia distinguere il proprio padrone era abbastanza neccesario, l'araldo custode di tale materia ridigeva il libro d'oro dei vari regnanti, + dati conteneva + erapregiato il suo lavoro, poi divenne come un albo di raccolta della varia nobiltà ecc......
chiunque poteva avere uno stemma ma non è detto che è-era nobile (commerciante, notai, borghese, sacerdote, vescovo, ecc....)