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Vecchio 19-12-2012, 17.01.55   #26
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Talvolta basta raccontare una storia per allietare un pomeriggio freddo e malinconico come questo.
Raccontarla magari a chi è a letto, col desiderio di allontanare tristezza e malinconia, insieme al freddo e forse anche alla solitudine.
Una storia per accarezzare, per coccolare e far sognare.
Perchè mio nonno mi diceva sempre: “Quanto racconti una storia non preoccuparti se sia vera o finta, ma solo se poi sei davvero in grado di realizzarla...”



“Ah, sei qui...” disse entrando “... ti ho cercato per tutto lo studio... sono arrivati i diritti per quella licenza, sai?”
“Davvero?” Senza smettere di disegnare l'altro.
“Già...” annuì il primo “... e devo dirti che questo mi fa tirare un sospiro di sollievo.”
“Perchè?”
“Beh... per i nomi ufficiali, ovvio.”
“Per me cambia poco.” Fece il disegnatore. “I personaggi hanno ormai tutti un proprio volto ed anche le ambientazioni sono praticamente finite.”
“Si, ma sappiamo che quei personaggi e quelle ambientazioni hanno nomi veri, conosciuti dal grande pubblico.”
“A me spetta solo disegnarle.” Sorrise il disegnatore. “I nomi sono affar vostro.”
“Già... vero...” sbottò lo sceneggiatore “... tuttavia, come dicevo, sono più tranquillo ora che abbiamo i nomi ufficiali. Così saranno contenti tutti... sponsor, addetti ai lavori, produttori ed anche il pubblico. Perchè un bambino la sente la differenza se in mano si ritrova un giocattolo con il nome del suo eroe preferito, invece di uno tarocco. ”
“Dici?”
“Garantito.”
“Io da piccolo” sorridendo il disegnatore “ebbi come regalo un Mazinga Z farlocco, di quelli made in Korea. Aveva anche qualche colore sbiadito. Eppure mi sentivo il vero pilota di quel robot quando ci giocavo e pronto a difendere il mondo.”
“I bambini oggi sono diversi.” Replicò lo sceneggiatore. “E poi sai bene che a questo lavoro sono legati tanti altri progetti... non c'è solo il film ed i giocattoli. Fumetti, videogames, versioni a cartoni, senza dimenticare poi che oggi le versioni ufficiali, con nomi e loghi, godono sempre di una visibilità maggiore.”
“Quando da piccolo sognavo di fare il disegnatore” fissandolo l'altro “non immaginavo certo tutte queste guerre attorno ad una licenza.”
“Benvenuto nel duro e competitivo mondo del business, amico mio.”
“Ecco, è finito...”mostrando il foglio all'altro.
“Cosa disegnavi?” Prendendolo lo sceneggiatore. “Un fiore?”
“Si.”
“Già, lo vedo.”
“Tu ti preoccupi tanto dei nomi ufficiali” disse il disegnatore “ma i bambini guardano anche e soprattutto i particolari, lo sai. E il nostro eroe senza il suo fiore non sarebbe lui.”
“Si, vero.” Sorridendo l'altro. “Dai, ti offro un caffè. Scendiamo al bar.”
I due scesero, per poi ritornare dopo una mezz'ora.
“Dai, prendiamo le bozze e andiamo in sala riunione.” Mormorò lo sceneggiatore.
“Strano... non trovo più il disegno...”
“Quale?”
“Quello del fiore...” continuando a cercare il disegnatore “... possibile che sia entrato qualcuno?”
“Solo la signora delle pulizie.” Rispose l'altro. “Ma vedrai che salterà fuori. Su, andiamo in riunione, ci aspettano.”

Intanto, poco distante, una figura attendeva al chiaro di una Luna che sembrava un truciolo d'argento sospeso in aria.
Fissava il cielo chiaro di stelle, le luci del borgo che scintillavano nel buio circostante e la campagna tutt'intorno, fatta di suoni e profumi, come se stesse aspettando qualcuno.
Stringeva in mano un foglietto, rigirandoselo come chi tradisce un'impazienza non comune.
Ad un tratto una finestra si accende nella sera e un attimo dopo un'altra figura appare, guardando giù dal suo balcone.
“Cosa ci fai lì a quest'ora?” Chiese lei.
“Solitamente non è a quest'ora che gli amanti raggiungono i balconi delle loro amate?” Guardandola lui.
“Davvero?” Sorridente lei. “E tu chi saresti?”
“Beh, immagina il più appassionato amante della storia!”
“Interessante...” divertita lei “... vediamo... Romeo?”
“No, sai che amo i lieto fine.”
“Giusto.” Annuì lei. “Allora scarterei anche Tristano... vediamo... allora dico Bassanio!”
“Non sono così venale, lo sai!”
Lei rise.
“Allora... Erec?” Domandò poi.
“Credi che mi faccia influenzare dalle chiacchiere della gente come accadde a lui?”
“Già, giusto!” Esclamò lei. “Tu sei il migliore, mio signore! Allora non mi resta che dire... Lancillotto!”
“Sai che io non ti dividerei con nessun'altra...” fece lui “... neanche con un re.”
“Allora chi grande amante è rimasto?”
“Questo lo riconosci?” Mostrandole il fogliettino che aveva in mano.
“E'... è un fiore!”
“Si, ma non un fiore normale...” sorridendo lui “... questo è il fiore di sir Guisgard, il Primo Cavaliere e Amante Perfetto...”
“E tu stanotte, mio signore, sarai Guisgard?”
“Si...” annuì lui.
“Ed io?”
“La sua amata...”
Lei sorrise ed arrossì.
“Non vuoi?”
“Si...” sospirò lei “... e dove mi condurrai? Io, lo sai, sono ancora malata e non posso uscire...”
“Allora ti palerò di posti incantati, sognanti, degni di poesie, romanzi e favole. E per dimostrarti che sono anche reali, quando sarai guarita io ti porterò a visitarli tutti... e ti giuro, amore mio, che sarai trattata come una vera principessa da tutti coloro che abitano quei posti.”
“Parlami di quei posti, ti prego...”
“Andremo a Tylesia in cerca del suo mistico Fiore...” disse lui “... salperemo per le esotiche e misteriose Flegee per trovare il Tesoro maledetto, ruberemo le maschere del Giglio Verde e nessuno ci troverà mai... e infine raggiungeremo la leggendaria Capomazda, dove vinceremo la malefica Gioia dei Taddei e saremo incoronati Arciduca e Granduchessa!”
“Davvero sarà possibile tutto questo?” Rapita lei. “E come?”
“Perchè io stanotte sono sir Guisgard” rispose lui mostrandole ancora quel disegno “e questa è la mia magica Margherita...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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