Guisgard, con un gesto leggero e delicato, simile ad una carezza, sfiorò con le dita la bocca di Talia.
“Non preoccuparti ora...” disse con un sussurro “... ora siamo insieme e lasceremo questa città, dimenticando tutte le difficoltà che ci sono capitate...”
Il cavaliere, allora, lasciò tintinnare sul tavolo un bel pò di quelle monete che aveva avuto da Ludovico De'Taddei a Faycus.
L'uomo e sua moglie, nel vederle, si lanciarono subito a raccoglierle, per poi ringraziare il cavaliere per la sua generosità.
“Grazie, milord!” Baciandogli le mani l'uomo. “E che Dio vi benedica! A voi e alla vostra deliziosa sposa!”
“Grazia, milord!” Esclamò anche la donna. “Grazie!” In lacrime.
Guisgard e Talia, allora, presero la via per la locanda.
Giunti, trovarono ad attenderli la locandiera e Sangò.
E con loro vi erano anche Umans ed il suo compare Samond.
La donna corse ad abbracciare Talia, mentre Umans andò in contro al cavaliere, sorridendogli e stringendogli la mano.
Ed anche Sangò salutò sia lui che lei, emozionato e sinceramente commosso.
Samond, invece, restò in disparte a fissare la scena, apparentemente senza mostrare alcun eccesso emotivo.
Guisgard poi, prese Talia e le sussurrò di seguirlo.
La portò così vicino alla stalla.
E quando i due furono entrati, Guisgard accompagnò la ragazza di qualche passo fino a quando guidò le sue mani verso qualcosa di soffice e caldo.
E a contatto con le mani di Talia, Sheylon cominciò a farle le fusa e a strofinare la sua testa contro di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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