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Vecchio 13-08-2012, 17.19.14   #3060
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Tranquilla...” disse la donna anziana a Talia “... ora siete al sicuro...”
Ad un tratto una voce chiamò.
La donna si alzò e raggiunse l'altra stanza.
“Allora, si è svegliata?” Chiese una voce maschile.
“Si...” rispose la donna.
“Allora può lavorare!”
“E' ancora debole...”
“Se può mangiare, può anche lavorare!”
“Non sappiamo neanche chi sia...”
“L'abbiamo trovata presso il canale...” mormorò l'uomo “... era una vagabonda o forse una prostituta che avrà tentato il suicidio... e dunque, secondo la legge, ora ci appartiene perchè l'abbiamo salvata.”
La donna non disse più nulla.
“Ora voglio vederla.” Aggiunse l'uomo.
I due allora entrarono nella stanza di Talia.
“Come ti chiami?” Chiese l'uomo. “Sappi che da oggi sei la nostra serva. Questa sarà la tua casa e non potrai più lasciarla. Se non ci obbedirai, sappi che la legge mi da il potere di ucciderti. Tutto chiaro?”
Intanto, alla locanda della Lucciola, il frate aveva appena medicato Sheyllon.
“Allora?” Chiese Guisgard.
“Mai visto un animale simile...” mormorò il frate.
“Sopravviverà?”
“E' presto per dirlo...” rispose il frate “... solo se passerà la notte... per ora, dunque, possiamo solo aspettare...”
“Sangò...” voltandosi Guisgard verso il menestrello “... mi accompagneresti alla caserma dei soldati?”
“Cosa?” stupito il menestrello.
“Si, voglio incontrare quel sergente...” fissandolo Guisgard “... solo così potrò riavere Talia.”
“Andare lì è un suicidio!” Disse Sangò. “Sei pazzo!”
“E' inutile...” intervenne Umans “... tentare di ragionare con lui è impossibile...”
“Allora ci andrò da solo.” Mormorò Guisgard.
“Ti arresteranno.” Scuotendo il capo Sangò.
“Vegliate su Sheylon.” Disse Guisgard, per poi avviarsi.
“Aspettate, testone!” Gridò Umans.
“Cosa vuoi?”
“Venire con voi.” Sorridendo Umans. “Siamo amici, no?”
E i due, insieme al menestrello, andarono in città.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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