Discussione: Area 71
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Vecchio 05-08-2019, 01.01.49   #1015
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Area 71-Una nuova epoca

"A gran voce grido al Signore
ed egli mi risponde dalla sua santa montagna.
Io mi corico, mi addormento e mi risveglio:
il Signore mi sostiene.
(Salmo3)


AREA 71-Una nuova epoca

"Il risveglio dopo il sogno, le stelle dopo il tramonto,
l'arrivo dopo il cammino e il ritorno dopo la fuga danno felicità."
(Bernart de Ventadorn)





Immaginate un artista disposto a dipingere il più fantasioso, il più ancestrale, il più bucolico ed il più misterioso angolo di scenario romantico di tutto questo paese. Secondo voi a quale elemento ricorrerà per la sua tela, se non il cielo infinito?
Tutto ciò che nasce da questo mondo tende irrimediabilmente al cielo.
Siano esse le opere umane e caduche nel Tempo, o quelle naturali immense ed eterne.
Il cielo è il più grande mistero e la porta verso le stelle infinite.
Guardando il cielo l'uomo ha smesso di essere un animale, per cominciare a tendere le mani ed il suo intelletto alla magnificenza ed al Divino.
Il cielo racchiude il mondo ed il mare e dove queste cose si incontrano e toccano cominciano tutte le storie raccontate e quelle ancora da raccontare.
Quel giorno molti si sarebbero voluti imbarcare per una delle belle isole Flegeesi, sebbene oggigiorno non abbiano più quei nomi pittoreschi e sognanti dei tempi andati.
Forse, dice qualcuno, non sono più neanche isole vere e proprie.
Fatto sta che la meta di tutti coloro ansiosi di imbarcarsi era proprio l'estremità Ovest della costa Flegeese che, sporgendo come un molo colossale sul mare, divideva la vivace baia dai promontori e dalle curve del golfo che formano gli accessi all'astroporto di Nuova Puteon.
Il sentiero che dava accesso a quel mondo boreale di salsedine e tramontane nuove discendeva rapidamente, attraverso un verdeggiante e dolce declivio, verso una piana dall'aspetto brullo ed antica, racchiusa da basse scogliere bluastre e limitata dal bianco bagliore delle saline in lontananza.
Se si faceva fuggire troppo oltre lo sguardo, verso Ponente, ogni traccia di abitazioni umane finiva per scomparire, lasciando il passo ad un paesaggio più sconosciuto del Canale di Patrias, delle spiagge coralline di Monsauron e delle foreste acquitrinose di Gulian.
Qui ogni metro di terra era imperniato di sale ed i tanti laghetti apparivano straordinariamente glauchi e più tersi di quel cobalto che, invece, tingeva i calmi e vasti tratti di mare a destra ed a sinistra che racchiudevano quel luogo.
L'astroporto pullulava di gente bisognosa di imbarcarsi su uno dei tanti aeromobili pronti a decollare, simili a spauriti pionieri, disperati migranti o arrancanti coloni in attesa che il Destino disponesse delle loro vite.
Molti contrabbandieri e aeroscafisti proponevano viaggi tanto più economici e convenienti, ma oggi viaggiare per mare o per cielo senza mezzi federali e protetti dall'esercito era praticamente un suicidio.
Le tempeste solari erano sempre più frequenti e devastanti, così come le piogge acide oltre le latitudini continentali.
Ma il vero flagello erano i pirati ed i terroristi che predavano ogni veicolo e mezzo non sufficientemente scortato o protetto.
Ormai il sovrappopolamento del pianeta era rientrato e tanti, troppi ritenevano adesso una delle tante isole di ferro, come molti le chiamano ancora oggi, galleggianti appena oltre l'orizzonte oceanico la loro vera casa.
Il gruppo di isole galleggianti più lontane dalla costa più prossima e chiamato nei registri demografici Area 71, appariva per tanti la meta più ambita.
Proclamatasi repubblica col nome di Uaarania, forse per la sua propaganda, la ricchezza del suo territorio, per i sogni che molti facevano su quelle isole così lontane, ma davvero tutti colori che volevano ricominciare ambivano a raggiungere l'Area 71.


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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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