Aegos abbassò lo sguardo chiaro e lascivo in quella scollatura generosa e soda, senza paura di apparire fuoriluogo o persino volgare.
La guardo, tutta, per un lungo istante, immaginando quei seni liberi e bianchi.
Poi i suoi occhi risalirono fino a quelli di Destresya.
Era uno sguardo intimo, complice, sfacciato, che sembrava parlare alla bella padrona.
Sembrava dirle che lui ben sapeva lei che donna fosse, cosa le piacesse ed in che modo lo volesse.
Quello sguardo pareva dire le cose più lascive, lussuoriose, immorali ed indegne alla bellissima ereditiera.
"Certo, signora..." disse infine lui, prendendo la mano di lei, con un tono educato e gentile, così diverso invece da quello infimo dei suoi occhi "... il benessere della sua pesona è il mio solo ed unico scopo..." sorridendole.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|