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Vecchio 19-09-2010, 02.31.37   #1
Luxor
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Luxor ha un'aura spettacolareLuxor ha un'aura spettacolare
Il diritto nel medioevo - Prima parte.

Anche se il medioevo è inteso come un periodo di forte decadenza,in quanto le invasioni barbariche avevano
causato la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (da ricorda la deposizione dell'ultimo re di Roma,Romolo
Augusto,da parte di Odoacre,re degli Eruli),è erroneo credere che il diritto abbia smesso di esercitare la sua
funzione. Non tramontò,ad esempio,il prestigio dell'ordinamento giuridico romano,ivi incluso il modello del
monarca assoluto,unico organo di produzione del diritto,che derivava il suo potere da Dio. Nacquero,per tanto,
delle raccolte di leggi che fondevano il sapere giuridico romano con quello dei popoli dell'Est. Da citare,come
esempi,la Lex Romana Wisigothorum (Legge Romana Visigotica) emanata da Alarico II,re dei Visigoti,nel 506 d.C.,il cui
regno comprendeva la Spagna e la Lex Romana Burgundionum (Legge Romana dei Burgundi),promulgata da Gundobado,il cui regno includeva
una vasta area della Francia. Senza dilungarci troppo in quello che è il discorso storico-giuridico,si può affermare che la nascita della scienza
giuridica moderna (denotata dall'adozione del metodo logico-sistematica) si può collocare nel XII secolo,"il più giuridico dei secoli"(L.S.Maruotti - La tradizione romanistica nel diritto europeo Vol.I - Dal crollo dell'Impero Romano d'Occidente alla formazione dello ius commune),perchè
fu in quel periodo che la grandiosa opera della Compilazione giustinianea (grandissima opera dell'Imperatore Giustiniano,con la quale intese
porre degli argini all'inquinamento delle fonti del diritto di età post-classica,adattando i vari istituti che si sono susseguiti nel tempo alla contempo
raneità della sua epoca) tornò alla ribalta,proponendosi come modello definitivo del diritto e principale e comune oggetto di studio dei giuristi
occidentali,specialmente nelle scuole dei Glossatori e,successivamente,dei Commentatori. Accanto a tale compilazione,denominata "Corpus Iuris Civilis" (corpo del diritto civile),venne affermandosi
un altro "corpus" denominato "iuris canonici" (diritto canonico) emanato dal monaco camaldolese Graziano,intorno al 1140,con il suo "Decreto".
Alla base dell'ordinamento vi era il connubbio tra due forze centrali nella storia alto-medievale : l'etica cristiana ed il diritto romano. Elemento fondamentale dell'opera fu l'elaborazione di una "gerarchia delle fonti" a costruzione piramidale
del diritto romano-cristiano. Al vertice si collocava il diritto naturale e divino,che,sulla terra,poteva essere interpretato dal Papa,in quanto vicario
di Dio;al di sotto di questo si ponevano le norme emanate dai Pontefici,che costituivano diritto comune a tutto il mondo cristiano;seguivano le costituzioni
degli antichi Imperatori Romani,e al livello più basso,le leggi più recenti,i diritti particolari e le consuetudini dei corpi ecclesiastici e civili. Tale
struttura gerarchica comportava due importanti conseguenze : il diritto positivo e la consuetudine si applicavano solo a condizione che non risultassero
in conflitto con il diritto naturale e divino rivestendo,dunque, un ruolo sussidiario rispetto ai diritti superiori. L'opera non venne riconosciuta dalla chiesa ma ebbe
comunque importanza perchè venne studiata nella Scuola di Bologna (la prima università ad essere istituita in Italia).
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"sì ch'io fui sesto tra cotanto senno" [Dante Alighieri - Inferno - Canto IV]
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