Fissai negli occhi il bell'ufficiale, lasciando che il mio sguardo attraversasse impunemente tutto il suo corpo, così amabilmente fasciato dalla divisa.
Sorrisi a quelle parole, accavallando le gambe dall'altra parte, senza smettere di fissarlo.
"Oh ma com'è gentile il mio sceriffo preferito a preoccuparsi per me.." fissandolo con un sorrisetto sornione.
"Prego, si sieda qui accanto a me.." chinandomi in avanti e battendo la mano sulla seggiolina accanto a me, mostrando in modo velato quella scollatura aperta e provocante.
"Può concedersi una pausa, non crede?" fissandolo nuovamente tutto "Che gusto c'è a vivere se si lavoro sempre?" facendogli l'occhiolino.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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