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Musica
Buongiorno Cavaliere,
voi mi ricordate una persoan che incontrai lungo i miei sentieri ombrosi di montagna, dove ancora oggi le foglie cambiano colore. Lunghe chicchierate e camminate senza una meta precisa costellavano le nostre giornate ed il tempo, che era solo un fanciullo distratto, era nostro compagno di viaggio. Ci fermammo in una radura, dove immersa tra il fogliame dei boschi eterni, ci apparvero i resti di una pieve che il Magno re Barbaro volle edificare a sigillo del suo passare in queste terre incantate. All'ombra di un primevo ulivo, tra le distese di clini e di crete, egli mi chiese, conoscendo da sempre la mia Musica, di incastonare i suoi versi in una mia melodia. Ascoltai le sue rime, vidi il sole imprimersi sul suo viso, assopari la quiete e l'estro delle sue parole ed al termine le dissi: "...i tuoi versi sono già Musica, poichè nascono dal profondo della vostra anima, il mio modesto apporto sarebbe come snaturare l'essenza stessa del creato..."
Oggi, dopo tanti anni, sono tornato in quel luogo dimenticato, la persona che io cerco ancora tra le fronde è polvere nel tempo trascorso, ma una pergamena mi è rimasta tra le piaghe dell'anima, ed un giorno, forse, riuscirò a terminare la mia Musica fondersi con la Sua.
Complimenti per la vostra musica cavaliere,
lasciatela sulla vostra anima e se la vostra fronte piano sanguina per essa,
abbandonatevi all'oscuro presagio del volo.
Taliesin, il bardo
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