Alcuni corvi graccavano e volavano in cielo girando intorno intorno come se aspettassero la mia venuta in città...una folata di vento,gelida ma non per le mie membra smosse il mio sudario...presi un bel respiro e lentamente espirai...aprii la porta della taverna e,senza guardarmi intorno,avanzai lentamente verso il banco della taverna...raggiuntala posi il gomito del braccio destro sul bancone in legno che sembrava consunto dal tempo..."Oste..." dissi "avete qualcosa di forte per me?" intanto che aspettavo la sua risposta,sentivo l'acre odore metallico del sangue...
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"sì ch'io fui sesto tra cotanto senno" [Dante Alighieri - Inferno - Canto IV]
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