Giovane Clio...
Come sempre i vostri riflessi di follia si distendono placidi e raminghi sul desolante tappeto di foglie ingiallite disseminate nelle imbiancate sepolcrali vie di questa città virtuale, dove decadenza e corruzione sovrastano l'ideale supremo che ebbe nel crearla un re fanciullo e un apprendista stregone. La bellezza di quelle stoffe ed il magico abbraccio di colei che seppe con magnificienza indossarle, mi ha portato alla mente piacevolissimi riflessi di gioventù, difronte a quell'eterno Battistero che mi ha visto ragazzo ed uomo, quando la lentezza del contemplare una vetrina era l'essenza di un pomeriggio di festa ed il cigloio di carrozze sbuffanti di criniere dorate, dipingevano un'estate senza file...
Grazie per quelle emozioni, Giovane Clio...
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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