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Vecchio 13-11-2015, 02.38.49   #73
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
L'abito dei sogni

Alla fine è proprio vero.
Mi sono sempre chiesta come potesse esistere un solo ed unico abito.
Insomma, possibile?
Possibile che tra tutte queste meraviglie di tulle, organza, seta e chiffon ci sia solo un abito capace di emozionarmi e rendermi me stessa?
Un abito che appartenga a me?
Uno solo?
Ogni volta che entro in un atelier penso la stessa cosa.
Ed ogni volta una strana emozione mi pervade, guardandomi attorno.
Può un abito essere così importante?
Così importante da accompagnarci per tutta la vita, da farci sognare, innamorare, sentire noi stesse e uniche?
È solo un abito, dice qualcuno.
Forse ha ragione, forse no.
Perché in quei metri di stoffa sono racchiusi i nostri sogni, i nostri desideri più segreti, quelli che ci accompagnano nei momenti bui, quelli che ci fanno sorridere senza motivo nei giorni più impensati.
Ma alla fine è vero.
Lui esiste.
Ed è uno, uno e uno solo.
Come l’Amore.
Questo breve scritto parla di lui: il mio abito.


Ci sono vetrine in cui prima o poi tutte le donne lanciano uno sguardo, qualcuna distrattamente, qualcuna incuriosita, qualcun’altra sospirante.
Dunque nessuno si stupirà di vedere una giovane donna con una tracolla immensa e pesante passarci accanto.
Nessuno sospetterà che ha allungato apposta la strada per andare al lavoro dopo lezione pur di passarci davanti.
Nessuno sa quanto lei conosca bene quei vestiti.
A volte le piacciono, a volte proprio non li capisce.
La stessa ragazza che la sera, quando è troppo tardi per studiare, persino per scrivere, si rifugia nei suoi sogni.
Sogni fatti di seta bianca, tulle, organza e chiffon.
Più passano gli anni, più conosce gli abiti, più li studia, ne scopre di nuovi, sogna e fantastica.
Ogni tanto immagina il suo, e l’immagine cambia con gli anni.
E la domanda è sempre la stessa: come può esistere un solo abito?
Vuoi che tra tutte queste meraviglie non ci siano almeno sette/otto abiti tra cui essere indecisa?
Ma lei sa che alla fine sarà uno. Uno e uno solo, come sempre.
Infondo ha senso: un solo vestito, un solo uomo.
Passano gli anni, e quel passatempo leggero l’accompagna fedelmente.
Passano gli anni, le collezioni, ma lei continua a guardare.
Forse non dovrebbe, forse sta sognando troppo, magari quel giorno non arriverà e lei resterà delusa.
Ma lei sa che arriverà, e sa che sarà lui, fin dai primi mesi.
O peggio, magari arriverà e lei non potrà permetterselo, dovrà accontentarsi, magari qualcuno insisterà per regalarglielo e dovrà sottostare ai suoi limiti.
Ma lei sa che non rinuncerebbe mai al suo abito.
Ancora non sa come sarà, ma sa che le appartiene.
Un giorno d’inverno, nella calda cornice della sua amata casetta nel paesino tra le montagne che tanto ama, quell’anello rese tutto più vero, quelle parole li unirono per sempre, ma la ricerca era ancora lontana.
Prima bisognava trovare un lavoro, una casa, una volta trovati quel giorno sembrò più vicino, ma poi la vita ci mise del suo e tutto cambiò, tutto divenne più difficile.
Ma l'Amore, quello era rimasto intatto e anzi, la quotidianità l'aveva reso più forte, indistruttibile.
E quando c’è l’Amore, tutto si può.
Alla fine, inaspettatamente, quando ormai sembrava che il mondo si fosse impuntato per mettere i bastoni tra le ruote al loro sogno, tutto prese forma.
Si guardarono e decisero che no, non avrebbero rimandato.
Anche con pochi soldi sarebbero andati avanti.
E quegli stipendi arretrati che ormai non aspettava più arrivarono proprio al momento giusto, a concretizzare questa determinazione.
Ora lei sorride, quasi non ci crede, ora sa che potrà permetterselo, che potrà guardare con fierezza la commessa dicendo che: sì, lo pagherà da sola.
Sa di essere pronta a rinunciare a tutto ma non a lui, per quanto possa sembrare frivolo.
E la soddisfazione che siano soldi suoi la rende ancora più felice.
Così la ricerca parte, e finalmente varca quella soglia, e molte altre dopo di quella.
Li indossa l’uno dopo l’altro, abiti diversi l’uno dall’altro, abiti unici, bellissimi.
Abiti capaci di rendere ogni donna una principessa.
Una bambolina dai boccoli d’oro.
Già, peccato che lei non lo sia.
E lo capisce solo nel momento in cui lo indossa.
Quell’abito è speciale, quell’abito la rende bellissima, unica.
Quell’abito la rende lei stessa, inequivocabilmente.
E lo vede negli occhi dei tre specchi che ha portato con sè, le amiche più care.
Gli occhi lucidi di Azelle, la pelle d’oca di Estea, e il fiato sospeso della sorella di storia.
E non può che immaginarsi specchiata negli occhi di lui.
Tuttavia non si accontenta, aspetta, continua a girare atelier dopo atelier, ha atteso per anni questo momento e ora vuole assaporarlo fino in fondo, perché non tornerà.
E poi è un modo per passare del tempo con le amiche più fidate, quelle che condivideranno con lei i preparativi e saranno i suoi angeli custodi quel giorno.
Ha così modo di visitare gli atelier più belli che la sua città le offre, e non solo, alcuni la portano lontano, fin quasi sulle rive del lago dove si coronerà il suo sogno d’Amore.
L’ultimo è davvero da togliere il fiato.
Centinaia di abiti di alta moda delle collezioni passate, ad un prezzo talmente basso da farla addirittura risparmiare, lì per un momento vacilla.
Possibile che tra tutti quelli non ce ne sia uno in grado di battere il “suo” abito?
Ne individua una decina e li prova, uno dopo l’altro.
Sono bellissimi, raffinati, particolari… ma hanno tutti qualcosa che non va.
A volte il colore, a volte un dettaglio, un tessuto, oppure una sensazione.
Niente.
Tra tutte quelle meraviglie non c’è niente per lei.
Allora capisce, capisce che non ci sarà mai un abito in grado di battere il “suo”.
Perché è suo.
Ma infondo al cuore l’ha sempre saputo.
Fin da quando l'ha intravisto tra gli altri e ha deciso di provarlo, ed è buffo che tra tutti gli abiti che ha scelto quel giorno ricordi solo lo sguardo scambiato col suo.
Allora chiama, tra l’euforia genuina delle amiche vere e lo ferma.
E quando lo indossa ancora una volta non ha più dubbi, se mai li ha avuti.
Esiste un solo ed unico abito per ogni donna.
Quello è il suo.
L’ha trovato, o forse lui ha trovato lei.
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