Stanotte, mettendo da parte alcuni vecchi file, mi sono ritrovato a spulciare foto che non guardavo pių da anni e che in parte avevo scordato.
Foto di passeggiate e gite, di chiacchierate e di giochi, di giorni spensierati.
Quante promesse ho fatto in quelle foto.
Magari troppe, ma erano tutte vere.
Forse non sono riuscito a trovare una nave che salpasse il giorno dopo verso quell'isola, ma l'ho cercata davvero.
Quella sera la Luna nel porto aveva un che di magico e di misterioso, come gli occhi sognanti di chi mi ascoltava, i suoi lunghi capelli neri, quel bicchiere di vino che si rigirava fra le mani, la malinconia perchč saremmo dovuti tornare a casa di lė a poco.
Teseo e Perseo, lei che mi prendeva in giro, mentre il suo sguardo mi chiedeva di restare.
E poi i progetti per il giorno dopo, Cassiopea ed Orione per amici, l'ultima nave all'orizzonte, il castello illuminato e l'odore di salsedine che ci faceva sentire in un film.
Ma un film ha il finale scritto ed il molo quella sera era battuto da un vento caldo, dal profumo di mare salato, umido come le pagine ingiallite di un romanzo interrotto.
Lei mi chiese ancora una storia, col titolo da trovare ed il finale da immaginare.
Il tempo passa, scorre, le navi salpano e le stelle tramontano.
E forse adesso saprei raccontare quella storia, ora col suo titolo ed il finale.
Si, troppe promesse per una sera sola.
Ma erano vere, tutte.
Per fortuna il ricordo di quella sera sul mare č rimasto su queste foto, raccolte in questi vecchi file e che stanotte ho trovato per caso.
Buonanotte, Camelot...
