Discussione: Film King Arthur
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Vecchio 17-06-2011, 13.16.58   #81
Sir Aphelion
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Sir Aphelion sarà presto famoso
Alcuni dei miei amici nel frattempo hanno rivalutato il film (in meglio). Il mio giudizio è passato da "delusione" a "abbastanza indifferente".

Considerando l'epoca in cui è ambientato, ovviamente bisogna privare ogni aspettativa del folclore medievale (chiamiamolo così) conosciuto dalle opere principali.
L'ambientazione del film è al contempo l'aspetto interessante e quello più deludente: se da un lato dà un'idea più verosimile (storicamente) di Arthur, dall'altro affascina meno rispetto a un'opera medievale.
Secondo me il punto debole principale sono i cavalieri: nel film sono in pratica semplici soldati, che dopo aver servito la patria vogliono solo tornare a casa. Come un qualsiasi soldato ai giorni nostri. Dai cavalieri della tavola rotonda però mi aspetto anche altro, occorreva comunque una trasposizione dei loro ideali, qualcosa che li rendesse particolari, altrimenti non sarebbero mai divenuti leggenda.
Certo, la dedizione alla patria, al re e alla famiglia (e proprio in quest'ordine) sono di per sé ideali nobili, ma per raccontare un film del genere secondo me non occorreva scomodare la tavola rotonda.

Il mio giudizio su Ginevra è contrastante. Se da un lato coincide poco con l'idea che sia ha di "dama", dall'altro qui non è semplice vittima del suo destino (tutti si innamorano di lei, poverina...), ma è lei stessa che combatte. È una guerriera, e non la causa di guerre.

Per quanto riguarda Merlino... ... se fossi uno dei servizi sociali e trovassi in giro un anziano così come lui appare nel film, non esiterei un istante ad accompagnarlo all'ospizio più vicino.

L'immagine di King Arthur invece è quella che ho rivalutato più in positivo. La scena in cui si presenta da solo, a cavallo sulla collina davanti ai sassoni rende un'idea della sua grandezza: è temuto, sia di presenza, ma già solo il nome. È lui che, nonostante tutto, tiene uniti i cavalieri ed è grazie alla sua fede nella missione che gli altri lo seguono (pur nella libertà di non doverlo seguire).
Forse è quest'idea di leader forte e liberale ad averlo reso leggenda fino ad oggi (ed oggi più che mai).
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