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Vecchio 28-08-2012, 16.23.05   #3135
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
“La Lacrima di Cristo...” ripetei, quasi sovrappensiero, alle parole del misterioso cavaliere.
La Lacrima di Cristo... riflettevo... avevo già visto quella processione, li avevo già visti giungere per prendere il Fiore...

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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Il vento ululava tra le nuvole che inquiete si rincorrevano e contorcevano nel Cielo.
Si poteva indovinare la forza di quel vento che soffiava senza sosta sulle cime della boscaglia, rendendole quasi deformi nei tronchi e con i rami protesi tutti in un sol senso, come se implorassero clemenza in quel giorno d’ira.
La torre si ergeva muta e austera, con la base sommersa da incolti cespugli spinosi e le murature ricoperte da sterpi e rampicanti.
E sembrava or ora sul punto di capitolare a quell’assedio portato dalle forze della natura.
Talia fissava l’inquieta boscaglia con i capelli in balia del vento e i pensieri alla mercè di una lenta malinconia mista a solitudine.
“Non restate qui al freddo, milady…” disse la badessa “... rientrate, vi supplico... ora che avete riacquistato la vista potrete vedere il Fiore... ma se resterete qui allora c’è il pericolo di ammalarvi di nuovo...”
Ad un tratto alcune novizie salirono correndo.
“Per l’Amor del Cielo!” Le riprese la badessa. “Che modi sono questi? Non siete più delle fanciulle!”
“Madre…” rispose una di quelle “… siamo qui per vedere lo spettro... dicono appaia per lamentarsi al crepuscolo...”
“Si, vogliamo vedere il fantasma del vecchio cavaliere ucciso dal suo stesso figlio!” Disse un’altra di loro.
“Nessuna vedrà niente!” Sentenziò la badessa. “E ora su, ognuna nella propria celletta!”
Ma appena rimasta sola, Talia fu scossa dal suono di una tromba.
Si affacciò e vide qualcosa.
Un lungo corteo di cavalieri preceduti da 7 chierici dai lunghi abiti neri.
Ciascuno di questi portava una Croce gemmata dai superbi bagliori.
Dietro di loro alcuni penitenti si flagellavano e si lamentavano, mentre qualche passo più indietro avanzavano dei monaci che recitavano orazioni tratte dalla Liturgia dei Morti.
Appresso, finalmente, avanzavano i cavalieri.
Erano preceduti da un cappellano che portava una Croce di legno spoglia e umilissima.
I cavalieri, 13 in tutto, indossavano corazze di un colore simile alla nebbia.
Il corteo era chiuso da un carretto, guidato da un gobbo, che trasportava una bara chiusa.
“Non potremo resistere al lungo!” Gridò la badessa che era di nuovo salita in cima alla torre. “Milady…” fissando Talia “... milady... vale davvero tanto difendere il tesoro rinchiuso in questa torre?”
Tremai mentre quella visione mi tornava alla mente, chiara e nitida come appena vissuta...
‘Vale davvero tanto difenderlo?’ aveva chiesto la badessa...
Era possibile farlo? mi chiedevo io adesso.
Rimasi pensierosa a lungo... preoccupata, perché ora non erano più soltanto in ballo le mie visioni e qualsiasi cosa le mandasse, ma ora in ballo c’era la vita stessa di Guisgard... e questo mi spaventava più di qualsiasi altra cosa!
Poi, improvvisamente, una scossa di terremoto mi riscosse da quei pensieri... gridai e mi aggrappai al carro, mentre la terra tremava e schizzi d’acqua mi raggiungevano il viso e le braccia... Guisgard, allora, balzò di nuovo sul carro e partimmo... tremavo, tenendomi stretta al suo braccio...

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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Salirono così fino alla cima, dove apparve un grande palazzo su un maestoso ponte, circondato dall'acqua.
“Qui saremo al sicuro, signori.” Disse il bambino. “L'acqua non ci farà più nulla qui.”
“Dove siamo?” Domandò Guisgard.
“A casa...” rispose il bambino “... e il mio nome è Fianò, signore...” lo fissò incuriosito “... si, siete uguale a come vi ho sognato...”
Esitai... mentre le mie mani, lentamente, allentavano la presa sul braccio di Guisgard...
“A casa?” mormorai, come riprendendomi solo a fatica dallo spavento.
Poi le ultime parole del ragazzino mi sorpresero...
“Sognato?” domandai, voltandomi in scatto verso di lui e tornando, istintivamente, a stringere il braccio di Guisgard, come a volerlo proteggere “Che cosa hai sognato?”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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