Visualizza messaggio singolo
Vecchio 28-05-2014, 17.28.22   #2111
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quei baci, quelle carezze.
Le mani che scivolavano sul corpo dell'uno e su quello dell'altra.
E poi i sospiri, il trasporto, la passione, il rossore sulle gote di lei e l'impeto nel respiro di lui.
Poi qualcuno bussò.
E sembrò un brusco risveglio da un meraviglioso sogno.
Clio allora staccò le sue labbra da quelle di Guisgard.
Restò ancora qualche istante stretta a lui, per poi indietreggiare, quasi fuggire.
Il cavaliere le prese la mano per impedirle di allontanarsi da lui.
“No, non andartene...” disse in un sussurro carico d'enfasi Guisgard “... non andartene così... non adesso...”
Di nuovo si udì bussare alla porta.
Clio indietreggiò ancora e la mano di lei allora scivolò via, dolcemente, da quella di lui.
E per la terza volta bussarono ancora.
“Si, maledizione...” respirando profondamente il cavaliere “... arrivo...” seccamente a chi aveva bussato.
Aprì la porta e trovò sulla soglia il locandiere.
“Cosa volete?” Sbottò Guisgard.
“Perdonatemi, messere...” fece l'uomo “... volevo solo dirvi che tutta la roba dei vostri uomini è sistemata giù, davanti alla cucina...”
“E non potevate aspettare che scendessimo per dircelo?”
“In verità” disse il locandiere “essendo molta roba da portare via ed avendo voi solo due cavalli, avevo pensato che il mio carretto, quello che uso per trasportare il vino al mercato, si, insomma, è comodo per caricarvici sopra quella roba...”
“Il carretto...” ripetè distrattamente Guisgard “... si, forse si... vedremo...”
“Ah, dimenticavo...”
“Cos'altro c'è?” Fissandolo Guisgard.
“Qualcuno ha chiesto di voi.” Sorridendo il locandiere.
“Chi?”
“Roxanne, la nipote del pastore che mi porta il latte.” Spiegò il locandiere. “In verità ha chiesto di vostra moglie. Ha saputo che alloggiavate qui ed è passata per lasciare qualcosa destinata a vostra moglie.”
“Cosa?”
“Beh, non posso saperlo, essendo piegato con cura.” Scuotendo il capo il locandiere. “Non usiamo qui intrometterci negli affari dei nostri clienti. Comunque si trova giù, nella cucina. Voi scendete adesso?”
Guisgard si voltò e vide Clio già pronta.
“Si...” tornando a guardare il locandiere “... scendiamo con voi...”
Scesero così al pianterreno ed il locandiere consegnò a Clio ciò che Roxanne aveva portato per lei.
Si trattava di un foglio di una certa grandezza e ripiegato con cura, legato sui bordi da due lacci.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso