Quel misterioso uomo era riuscito ad entrare negli alloggi di Elisabeth e di Ingrid, minacciando le due ragazze con la lama del suo coltello.
“Sta zitta tu...” disse con tono minaccioso ad Elisabeth “... zitta, se non vuoi una bella cicatrice sul tuo volto come ricordo di questa notte...” si voltò con fare furtivo verso la finestra e gettò un'occhiata giù in strada “... dannati soldati...” mormorò.
Ad un tratto cominciò a barcollare.
Si avvicinò allora al letto e si lasciò cadere su di esso.
“Ora ascoltatemi bene se vi preme la vita...” fissando le due donne “... mi serve uno straccio o anche una camicia, ma che siano puliti... portatemi poi dell'acqua, insieme alle chiavi di questo alloggio... e vi avverto... vi osservo e vi tengo sotto tiro... al minimo passo falso vi lancerò il mio pugnale... ed esso non perdona...”
Il braccio dell'uomo perdeva sangue a causa di una ferita.
“Presto, fate come vi ho ordinato!” Intimò alle due donne.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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