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Vecchio 18-12-2011, 15.14.59   #914
Morris
Cittadino di Camelot
Registrazione: 23-03-2008
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Morris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella roccia


Ho affrontato "non morti" di ogni specie: Ghoul, Lich, Ombra, Mohrg, Bodak, Allip, Wraith, Zombie, Wight...essi sfruttano l'energia negativa per impossessarsi di quella positiva.....vengono riportati in vita da maghi e incantatori malvagi...il più potente "non morto" è l'Atropal del Demilich .."divinità nata morta" ..che solo mio padre Kratos ha veduto.
Questi, invece, sono "Scheletri guerrieri"..li ho conosciuti all'inferno, mi evitano, mi scansano...non osano colpire chi è stato nel loro regno..mi reputano un loro simile.. ma con ciò..non esitano ad attaccare i miei compagni...corro verso la caverna d'innanzi a me.
Vedo una giovane donna, mi avvicino ..e l'invito ad alzarsi..."Non abbiate timore alcuno... signora.. prendete pure, con voi, questo mio mantello"!
Un'altra ne appare all'improvviso....son due identiche donne...due strabilianti dame giunte come d'incanto al mio cospetto.
La musica inebriante che sgorga dall'enfasi di colei che mi abbraccia e mi bacia.. m' acceca la mente e mi costringe a sguainar la proda spada contro coloro che adesso considero dei nemici.
L'altra lei.. vuol sacrificar se stessa.. ma non bado alla sua richiesta...non posso comunque combattere una donna che ha il volto della mia amata.
La scanso e con rabbia affronto gli altri.. disarmandoli uno ad uno..in men che non si dica.
La testa del primo malcapitato sta per essere tranciata.... quando ...la voce di mio padre Kratos..implode nel mio cervello..destando e risvegliando la mia mera ragione.
Cado a terra sensa sensi...stravolto dallo sforzo e dal forte trauma....forse sono morto.
Le di lei lacrime cadono sul mio viso...scendono sulle chiuse palpebre e ..come un magico collirio..riaprono i miei occhi disperatamente commossi.
Asciugo con la mia mano il suo umido viso...abbraccio il suo corpo e.. adagiandolo su quello che era stato il mio posto...la bacio intensamente a lungo.. senza prendere alcun respiro:"Ti amo vita
mia...più di quanto il sole ami i suoi raggi...più di quanto la luna ami le sue stelle"!
Abbiamo sempre avuto la consueta abitudine di non dissentire mai la decisione dell’altro.
In cuor mio.. desidero che rimanga con me…ma acconsento ad andarsene…dandole un bacio che spero non dimentichi sino al mio ritorno.
Mi avvicino alla mia amica e la ringrazio per quello che aveva fatto per me…..guardo il suo ventre e le sussurro: ”Sono felicissimo per l'arrivo di questa creatura…sarà un bellissimo bimbo..vedrete”!
Ringrazio tutti i miei compagni e mentre sir Mio effettua il suo turno di guardia…salgo sulla montagnola per incontrare costoro che ululavano.
Cinque lupi corrono verso di me per aggredirmi….io sorrido..e mi esibisco.. consapevolmente.. in una danza particolarmente curiosa..agli occhi degli umani e.. in special modo.. ai loro.
Essi si bloccano e cautamente giungono a me amichevolmente…facendosi accarezzare dolcemente.
Torno all'accampamento...e dopo avere dato a tutti il buon riposo...mi sdraio sull'erba ..sotto un albero..e dico al vicino sir Mio: "I lupi non c'entrano..essi sono irrequieti e nervosi perchè qualcuno li perseguita e li uccide...credo siano spietati e numerosi ...si vestono con la loro pelliccia"!
I miei amici non sembrano condividere ed approvare ciò che io riferisco loro...rimango senza parole... sono fermi sulle loro intenzioni...sono convinti che tutto dipenda dai lupi...e nulla più!
Risalgo su quel colle, ma forse ...è ormai troppo tardi!
I miei compagni iniziarono a perseguitare quei poveri animali ..alla fine.. fu una vera strage: poveri lupi innocenti.
Riesco comunque a farne fuggire tanti da morte sicura…ma ciò non mi conforta… avvicino l'un l'altro le carcasse inermi e gli do fuoco.
Vedo il corpo inerme di un ragazzo.. riverso in terra.. e gli grido:"Ti saresti potuto salvare.. con un colpo d'acciaio in fronte.. dalla quale sarebbe fuoriuscito il sangue infetto....mi spiace fanciullo"! Noto che Sir Mio… ha ricevuto un brutto morso...rischia di trasformarsi in Licantropo.
Sulla strada..incontriamo uno spettro con in mano un’arpa.
Ascolto il colloquio tra i miei compagni e quell'essere: domanda loro del danaro.
Guardo la strada da percorrere davanti a noi: "Uhahaaaaaaaaaaaa, uno spettro che chiede soldi..impossibile che tu lo sia”!
Il mio urlo di rabbia fa cadere l'arpa dalle mani di quell'imbroglione... proseguo stanco il cammino.. non curante se sono seguito dagli altri.
Arriviamo in una locanda…guardo il volto dei presenti..con titubanza...non ho alcuna fiducia in costoro.
Ci accomodiamo ad un tavolo…ordiniamo del cibo…non è un granchè..anche il sidro e l'idromele…disgustosi!
Assaggio delle verdure.. della frutta e dell'acqua, la carne odora di marcio.
Ancor più dubbioso, mentre gli altri continuano la consumazione dei pasti senza farci tanto caso, forse per la troppa fame.....mi alzo..dicendo:"Scusate, torno subito"!
Mi dirigo verso la cucina, un inserviente cerca di bloccarmi la strada... senza esito...entro nel retro e trovo i cuochi che si divertono ad insaporire carcasse di animali morti.. da chissà quanti giorni.
Inizio a distruggere la cucina in pochi attimi, lego i responsabili e li porto al cospetto dei miei amici: "Credo sia meglio uscire di qui, questi due loschi figuri volevano rovinare le nostre viscere".
Alzo su per aria i due cucinieri malfattori..."Suvvia signori, dite ai miei amici come preparate i pranzi qui da voi...non gradite forse gli stranieri"?!!!!
Impauriti, dicono la verità: la fame e la disperazione di quei luoghi costringeva tutti loro ad escogitare tali inganni ed artifizi????
Con calma, guadagno l'uscita del locale...mi seggo su di una pietra e.. contemplando le stelle…rifletto tra me e me!
Poco dopo..noto che le mie gambe non stanno più salde sulla terra.. come qualche istante prima.. il cibo e l’acqua erano avvelenati: "Debbo sopravvivere, non per me stesso, ma per Caerleon, per il Re e per Lady Mia"!!
Seguo i miei compagni di ventura in silenzio, vedo nei loro occhi paura ed insicurezza.
Il silenzio pervade la mia bocca... Barcollo...resisto al mio incombente tracollo...
Proseguo...la breve strada anch'io inseguo...
Ricordo il mio passato e dal male mi distolgo
Penso alla Tessaglia...il veleno m'attanaglia
Sconfissi un gigante...fu il lascia passare per le terre Britanne…
Caddi in terra e sognai di quel giorno:
In fin di vita, vengo salvato da alcuni abitanti di Caerleon...
essi mi hanno portato nel loro regno...mi hanno curato e mi hanno riportato in vita!
Caerleon è un grande villaggio gallese, nei pressi del fiume Usk.
Son trascorsi due mesi...adesso sto consigliando frate Pintaro..del santo convento parrocchiale e a tutti gli abitanti..come combattere alcuni impertinenti briganti del luogo.
Ne abbiamo dovuto uccidere 6...altri 8..sono riusciti a fuggire.
Gli abitanti di Caerleon, finalmente, vivono con più serenità la loro giornata....stò insegnando loro l'arte della spada e della lotta marziale...coinvolgendo anche donne e bambini all'uso della fionda, dell'arco, e della cerbottana.
Il paese ed il convento..sapranno proteggersi anche da soli tra qualche mese.
Un vecchio monaco mi si avvicina e mi sussurra: "Siete forte e robusto, milord..mi aiutereste a portare fino al convento questi due sacchi di cereali? Sapete, sono vecchio e stanco. Il Signore vi ricompenserà!"
"Certamente buon uomo"!
Sollevo da terra i due sacchi..con una sola mano..con l'altra prendo in braccio il simpatico vecchietto e gli sussurro:"Dite al Signore che aiuti voi.. ne avete più bisogno di me"!
Credete davvero, cavaliere?" Rispose sorridendo il monaco.
Poi, dopo un attimo di silenzio, aggiunse:
"Il vostro posto è altrove. Strane forze ruotano attorno a voi...Sapete, quando ero giovane fui legato del vescovo di Avignone. Mi occupavo di preparare le giovani coppie per il matrimonio."
Rise di gusto e poi concluse: "Sono vecchio, ma so ancora riconoscere uno sguardo innamorato. Milord, tornate da colei a cui avete donato il vostro cuore...e ricordate..per quanto forte possa essere un cavaliere, senza la Fede è destinato sempre a perire".
Arriviamo al convento...adagio il tutto su di una panca..poi.. rispondo al vecchio monaco..gettandolo dentro una vasca colma d'acqua e..sotto gli occhi divertiti degli altri frati.. esclamo:"Buon uomo, pensate che quei peli bianchi che tenete sulla pelle e sulla cute possano giustificare la vostra presunta, pretestuosa e presuntuosa saggezza"?!
Lo tiro fuori sorridendo e lo asciugo col mio mantello.. i suoi inumiditi occhi sono pentiti e.. adesso.. hanno capito con chi hanno avuto a che fare!
La sera seguente, frate Pintaro, si scusa a nome di tutti i monaci..non riesce ad esprimere la sua riconoscenza per tutto ciò che ho fatto per loro..ma..lo placco..appoggiando delicatamente il mio dito sulla sua ingarbugliata bocca: "Amico mio, sono io che debbo ringraziare tutti voi..ormai questa è la mia casa.
Tutta la gente del luogo ha portato me un dono...una bambina li ha raccolti tutti in un sacco...in ognun di questo vi è una dedica...è davvero sorprendente e commovente...v'è scritto: "Per la vostra dama..è grazie a lei se Voi.. siete tale"!

Sir Morris
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