Le quattro ragazze risero con fare ingenuo a quelle parole di Destresya, annuendo a lei e guardandosi maliziose a vicenda.
In lontananza l'eco degli spari si sentiva ancora.
“Saremo bravissime, madama.” Disse Monice a Destresya, per poi ridere con fare da oca.
Dacey si avvicinò alla carrozza di Gwen, seguita da Cales.
La ragazza non fece in tempo a dire nulla che il cocchiere cominciò a gridare, indicando la vegetazione.
“Io non vedo nulla...” disse Cales “... dove in Nome del Cielo?” Gridò.
“Là, guardate fra i rami!” Urlò il cocchiere. “Quella sagoma! E' chiarissima! E' là! E' Là!”
Cales prese la pistola, ma senza sapere dove puntare (l'immagine precedente mostra qualcosa a chi sa osservare bene aguzzando la vista).
Le urla del cocchiere però attirarono Ruspon ed i suoi uomini.
Questo senza pensarci su due volte ordinò ai suoi di sparare dove indicava il cocchiere.
Subito un concerto di fuoco e fumo si scatenò contro gli alberi indicati dal cocchiere di Gwen.
“Fate fuoco, luridi bastardi!” Ruspon ai suoi uomini. “Fuoco a tutto ciò che si muove! Fuoco, maledetti! Fuoco!” Sparando anche lui col suo fucile.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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