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Vecchio 06-04-2018, 15.40.29   #3
Altea
Cittadino di Camelot
 
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Il viso pallido e il solito vestito nero, buio come la mia anima.. camminavo per il corridoio dove le fiammelle delle lampade davano a quel posto, durante la notte, un chè di misterioso.
Fin da bambina mi ritenevo fortunata ad abitare in un castello così gotico nel bosco di Sygma, Chanty, forse ne avevo assunto l' aspetto dentro e fuori.
Si diceva vi avesse vissuto una dama sposata ed innamorata di un uomo bellissimo, impavido e ancora di notte si sentissero i suoi sospiri; "la rosa nera" la chiamavano, io sentivo nel sonno il leggero vento del suo desiderio e respiro, le ombre notturne mi perseguitavano, potevo sentire a volte lei e lui vociare, desiderarsi e le lor parole d' amore...eravamo in simbiosi io e lei. Riuscivo a sentire il suo pianto e la sua disperazione dentro me quando egli dovette tornare ad Afragolignone. Mi ritenevano strana, forse pazza, ma io l' avevo vista ed ella mi faceva compagnia fin da bambina e mie sorelle e mia madre mi tenevano a debita distanza dalle feste modaiole del tempo temendo raccontassi questi fatti a loro dire blasfemi e io mi ero rintanata nel mio piccolo mondo antico e buio, tra i libri, i sogni..no sogni non ne avevo, io abitavo bene nella mia anima fredda.

Mio padre, il Conte de Bastian, mi aveva fatto chiamare ed entrai nel salottino.
Sorseggiava del thè e mi guardò mentre io mi sedetti nella poltrona davanti al caminetto vicino a lui.. "Mi avete fatto chiamare padre, è successo qualcosa di grave?".

Lui sorrise e mi guardò sospirando.. "Altea, sai nonostante tutto sei sempre la mia figlia prediletta però lo devo fare, il tuo comportamento non si compiace molto alle feste mondane della nostra contea, io non riesco a cambiarti...avresti bisogno di un uomo..si io" lo vidi arrossire e strinsi il fazzoletto tra le mani giocherellandoci nervosamente.. "Voi cosa?" ribattei senza battere ciglio.
Deglutì.. "Insomma ti ho trovato marito, si, tra una settimana ti sposi.. è un ottimo partito, è nobile pure lui, è una miniera di oro, si è invaghito di te appena visto il tuo ritratto, ha tanti immobili, palazzi, tenute...farai una vita agiatissima".
Avvampai di collera alzandomi infervorita "Mi avete venduta come un negriero fa con una schiava? E i miei sentimenti? Lo avete fatto per sbarazzarvi della mia presenza vero...io mi oppongo" sfidandolo con un ghigno di odio sul volto.
"O lo sposi o ti mando in convento" disse quella frase così sciocca.
"In convento..sta bene...almeno sarò me stessa e libera" lui mi diede uno schiaffo forte.. "Torna in camera tua e tra una settimana indosserai il tuo abito da sposa".

Presto fui costretta a preparare i miei bagagli, presi pure la spada "Volpe Ambrata" donatami da un caro maestro d' arme, brillava davvero dei colori dell' arcobaleno dopo una giornata di pioggia primaverile.
Misi nella valigia le lettere e i libri di questa donna, presi alcune mie lettere personali, i miei vestiti, gioielli, la ricca dote ma il cuore era una pietra.


Mi svegliai tra le lenzuola fresche del mio talamo nuziale..la mia prima giornata in questo sontuoso castello, il giorno dopo le nozze e la mia prima notte di nozze.
Mi alzai e subito mi lavai...lavai il tocco delle sue mani sulla mia candida e bianca pelle, il sapore insopportabile delle sue labbra sulla mia bocca ma non potevo lavare la mia anima lacerata da quella notte per lui di passione e godimento e per me di disgusto e mi chiesi fino a quando avrei resistito a tutto questo. Mia madre aveva detto non potevo rifiutarlo a letto, mi avrebbe ripudiata e sarebbe stata peggio.
Indossai uno dei miei vestiti neri, mi guardai allo specchio, il volto senza espressione e sospirai di indolenza. Mi misi nell' inginocchiatoio e pregai fortemente...era assurdo, desideravo la morte di quell' uomo.

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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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