Discussione: Mito La Biblioteca del Diavolo
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Vecchio 20-06-2011, 05.32.54   #1
Guisgard
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La Biblioteca del Diavolo

LA BIBLIOTECA DEL DIAVOLO

Per chi sta giocando o anche solo leggendo il nostro ultimo Gdr, saprà dell’esistenza in questa avventura di un antichissimo libro, “Le Angosce di Santa Lucia”, che sembra possedere poteri inimmaginabili, capaci di controllare forze che agiscono tra il nostro mondo e l’Aldilà.
Ma qual è la verità sui cosiddetti “Libri Magici”?
Sono frutto di leggende, della fantasia di vivaci scrittori, oppure sono davvero esistiti?
Un testo molto noto, “Il Ramo d’oro”, pubblicato nel 1915 da Sir James Frazer, afferma che la più antica forma di magia è basata sul suono, a cui è succeduta la parola e infine l’oggetto materiale.
Da questa citazione si giunge a ritenere quindi che un “Libro Magico”(un oggetto dunque che contiene la parola) possiede di per se stesso un duplice potere e deve essere trattato col dovuto rispetto.
Secondo molti, infatti, nel corso dei secoli sono tantissimi i casi in cui il solo possesso di un testo di questo genere ha causato al suo incauto proprietario un’infinita serie di sciagure.

Il problema di dover trasferire le formule magiche dall’oralità ad una forma scritta dev’essere stato molto sentito sin dalla più remota antichità.
Addirittura, secondo qualcuno, la scrittura venne inventata non tanto per scopi pratici ed economici (come vengono interpretate le più antiche testimonianza scritte di civiltà quali quelle Mesopotamiche, quella Egizia, quelle della Valle dell’Indo e quella Cinese), ma per soddisfare esigenze magiche e religiose, visto che gran parte dei più antichi testi scritti rinvenuti fino a noi sono costituiti, appunto, da formule e rituali volti a comunicare con la divinità.
Come la magia dai quali sono ispirati, i “Libri Magici” consentono pratiche di altissimo livello (la cosiddetta “Magia Alta, che permette di raggiungere un altissimo livello di illuminazione), come anche di un immediato riscontro terreno (la “Magia Bassa”, che consente di ottenere filtri d’amore, fatture, riti per la fertilità o per governare la pioggia e le forze della natura).
C’è da precisare un aspetto che molti sembrano ignorare, ossia che entrambe le ritualità (cioè quelle di “Magia Alta” e quelle di “Magia Bassa”) possono essere praticate con o senza l’ausilio di “Magia Nera”, ovvero con o senza l’evocazione e l’intervento di spiriti infernali.

I libri di “Magia Alta” sono solitamente definiti con il termine di “Clavicole” (dal latino “chiavi”), mentre quelli di “Magia Bassa” o “Magia Nera” con il termine di “Grimoires” (da una corruzione del francese grammaires, “grammatiche”).
Grimoires nei secoli è stato italianizzato “Grimori”.
Durante tutto il corso della storia, dalle tavolette d’argilla mesopotamiche, passando per i papiri dell’antico Egitto, ai testi pazientemente miniati durante il Medioevo, fino ai moderni volumi composti con l’aiuto di computer, quella che la Chiesa ha definito come “Biblioteca del Diavolo” continua ad infittirsi.

Questo nostro breve viaggio ci condurrà, dunque, a conoscere alcuni dei più celebri ed inquietanti testi ritenuti possessori di arcani ed oscuri poteri.
Per chi vorrà seguirci, noi apriremo le porte della misteriosa e sacrilega “Biblioteca del Diavolo”…



(CONTINUA...)
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