“Dottor Fagianus...” disse il vecchio libraio guardarsi intorno, come a cercare ciò che ha in mente “... non credo di averlo qui, non è un genere di opuscolo per tutti... purtroppo viviamo in un mondo dove si legge poco o nulla...” raggiungendo una porticina laterale “... torno subito...” uscendo.
Tornò dopo qualche minuto con un libricino sgualcito e consumato.
Come se quel testo ne avesse passate un bel po'.
“Questo è uno degli ultimi esemplari rimasti...” il vecchio a Clio “... la censura imposta durante il dominio Capomazdese ne ha fatti bruciare parecchi... è molto raro, ma badate che per molti Fagianus è considerato un autore maledetto... a me bastano 50 Fiorini ed è vostro...” porgendolo alla ragazza.
Vanbelv assaggiò ed apprezzò il liquore ambrato offerto da Gwen.
“Davvero molto buono...” disse il medico “... un ottimo liquore...” annuendo a Gwen.
Poi chiese di poter visitare qualche ambiente del palazzo ed Ivan si propose di fargli da guida.
Si limitarono a girare per il pianoterra e Vanbelv si definì molto soddisfatto.
“Perdonatemi...” rivolto a Gwen “... spero di non essere inopportuno ed indelicato, ma essendo un medico mi ha molto colpito la perenne penombra che domina in questo palazzo... probabilmente è uno dei motivi che ha spinto scioccamente qualche ingenuo villano a credere questo luogo come dimora di vampiri...” con tono ironico “... posso chiedervi come mai la luce del giorno sia bandita da questa casa?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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