Discussione: Le Florealiche
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Vecchio 13-06-2016, 18.11.10   #4341
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Moglie...

Chiusi gli occhi, lasciando ricadere il vestito che avevo preso in mano.
Un respiro, un altro.

La cella era umida e tetra, da fuori giungevano strani rumori.
Aveva dormito per anni, forse era stata drogata, forse tramortita, forse semplicemente dimenticata.
Qualcosa l'aveva risvegliata, allora si era sentita incatenata, allora si era accorta di essere imprigionata.
Aveva lottato, aveva provato a liberarsi da sola, inutilmente.
Ma poi, improvvisamente, quando ormai stava per perdere le speranze, le catene crollarono, come d'incanto.
Si tastò i polsi e corse fuori, dove il sole per un momento l'accecò.
C'era il soldato di guardia, nella sua uniforme Verdeaurea, c'era la vergine innocente, che le sorrideva timidamente.
Erano immobili, inutili.
La donna allora alzò gli occhi al cielo, le guardò entrambe.
"Adesso comando io.." con un sorriso trionfante.


Tutto quello accadde nel mio essere, e potei vederlo.
Quando riaprii gli occhi ero diversa.
Ero libera.
Finalmente.
Mi voltai, e cercai immediatamente il suo sguardo.
Il mio sguardo era completamente mutato, era sicuro, malizioso, voluttuoso.
Lo raggiunsi, lasciando che la sottoveste scendesse piano piano, fino ad arrivare ai miei piedi, e la sorpassai, senza togliere lo sguardo dal suo.
"E ci voleva tanto?" con voce calda "Una donna o è vergine, o è moglie..." con gli occhi nei suoi "Non mi sembra difficile da capire..." scuotendo piano la testa "Bastava una sola parola ad avermi, per liberarmi..." sussurrai, sulle sue labbra per poi baciarlo.
Un bacio appassionato, intenso, un bacio in cui le mie mani lambirono il suo corpo, lo strinsero a me.
Lo volevo, lo volevo come non avevo mai voluto nient'altro.
E ora ero libera, ora ero sua, per sempre.
"Ti seguirò dovunque vorrai..." sussurrai sulle sue labbra "Nemmeno io ho voglia di rimanere a Capomazda.." con la voce sempre più rotta dalla passione.
"Ma dici che dobbiamo partire proprio adesso?" mentre le mie mani avide slacciavano rapidamente la sua camicia.
Il bello di essere una donna abituata a vestirsi da uomo.
"Oppure..." sussurrai, scendendo con le labbra sul suo collo sul suo petto, per poi tornare a morire sulle sue labbra "Non lo so, possiamo partire tra qualche ora?" col fiato ormai rotto "Nessuno ti cercherà oggi, il resto del mondo può anche aspettare..." sussurrai, afferrando la sua cintura "Io no.." per poi baciarlo ancora.
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