Immerso in lontananze d'azzuro e calici di stelle,
il Vento trafigge il costato di attese di bonaccia,
tra muriccioli di pietra lavica e sonnecchianti lucertole
appese al sole incostante di una bizzarra estate,
abbraccia la Tempesta nel suo accecante divenire,
come un eterno amplesso da vivere fino a morire...
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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