Discussione: Il giudizio di Caino
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Vecchio 15-10-2010, 19.25.47   #8
solomon kane
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solomon kane sarà presto famoso
1

Le primi luci dell’alba colsero gli uomini nella foresta.
Erano un gruppetto poco numeroso.
Avevano lasciato il villaggio a notte ancora inoltrata per andare a caccia.
Ora si muovevano circondati da una sottile nebbiolina umida.
Finalmente avvistarono qualcosa. Un grosso cervo a un centinaio di passi.
Il capo fece segno con la mano di arrestarsi.
Diede disposizione di separarsi in due gruppi e accerchiare l’animale in modo da non lasciare vie di fuga.
La manovra riuscì e il cervo avvistato uno dei due gruppi tentò di scappare nella direzione opposta dove incontrò il secondo manipolo di uomini e la sua inesorabile fine.
Intanto nel villaggio la vita cominciò a riprendere dove la notte l’aveva interrotta.
I bambini iniziarono a correre giocosamente tra le capanne fingendo di essere guerrieri e principesse, alcune donne andarono al ruscello a prendere dell’acqua. Cosi cominciò un altro giorno.

Gli uomini fecero ritorno al villaggio verso metà mattinata portando il cervo ed altre prede di piccole dimensioni.
Furono accolti festosamente.
- Blez-
L’uomo che aveva guidato il gruppo alla caccia si voltò. Vide la sua giovane moglie che lo attendeva sulla soglia della loro casa.
La vide e pensò che era bellissima.
-moglie mia- le disse avvicinandosi e la baciò.
-credo che avresti bisogno di un bagno- rispose baciandogli la lunga barba corvina.
-vado subito Kyla- rispose lui ridendo.
Erano sposati da poco più di due mesi e da poco avevano scoperto che in poco tempo avrebbero avuto un’altra bocca da sfamare in famiglia.
Non si piacquero fin dall’inizio della loro conoscenza.
A dir la verità Blez non piaceva a nessun abitante del villaggio quando vi giunse l’inverno prima.
Lo avevano trovato nei pressi del piccolo lago due miglia a sud. Era incosciente per il freddo e i morsi della fame. Se non lo avessero trovato sarebbe morto di li a poco.
Lo chiamarono Blez, che significava lupo.
Il motivo era una vaga somiglianza somatica del viso con quell’animale. Lo stesso portamento elegante e feroce allo stesso tempo.
Dopo un periodo di iniziale diffidenza e chiusura in se stesso, dovuto anche al fatto che non parlasse la lingua del luogo, Blez cominciò ad integrarsi nel villaggio, cominciando a lavorare e a socializzare.
Kyla come tutti gli abitanti ebbe paura di lui all’inizio. Era circondato da un’aura oscura fatta di morte e cattivi presagi. Pian piano l’aura scomparve e fecero amicizia. Il passo successivo fu l’innamoramento. Si erano sposati secondo gli antichi riti dei loro avi. I celti di Britannia.
Blez oltre alla lingua aveva appreso le loro tradizioni e ormai sembrava nato li. A nessuno importava chi era prima o cosa facesse ne tantomeno sembrava importargliene a lui.
Ora aveva una famiglia li, amici, una casa.
La sera mangiarono la preda della fruttuosa caccia festeggiando e bevendo ottimo vino.
Ignari di ciò che sarebbe accaduto il giorno dopo.
All’alba arrivarono i soldati, armati fino ai denti. Loro erano solo dei semplici contadini e cacciatori.
La colonna non fu avvistata. Erano tutti addormentati dopo i bagordi della sera precedente.
-In nome del Re uscite dalle vostre case- urlò quello che sembrava comandare la truppa.
Tutti si svegliarono e cominciarono a uscire timidamente fuori dalle proprie abitazioni.
Blez si alzò. Guardò all’esterno. Fece segno a Kyla di rimanere li. Non gli piaceva quella scena.
Un tempo si sarebbe scagliato contro i soldati senza pensare a nulla. Ora aveva una famiglia, non poteva rischiare di metterli in pericolo.
Uscì fuori.
All’improvviso si scatenò l’inferno. I soldati sguainarono le spade e cominciarono a percuotere gli uomini e a massacrare qualunque donna, vecchio o bambino gli si trovasse a portata. Alcuni provarono a scappare ma furono subito riacciuffati.
Un soldato si avvicinò a Blez provando a colpirlo con l’elsa della spada. Lui schivò di lato e con il piede gli diede un colpo sul lato del ginocchio facendogli esplodere la rotula.
-Kyla- urlò – vai via di qui. Scappa.-
Kyla non lo ascoltò e provò a raggiungerlo.
Blez vide i soldati che stavano per avventarsi su di lei. Raccolse la spada del soldato che aveva azzoppato e gli si parò davanti.
-Vai via- la esortò.
- No! Non ti lascio qui.
-Scappa. Fidati di me. Scappa lontano. Ti troverò-
La donna con il volto solcato dalle lacrime uscì di corsa mentre Blez combatteva con due soldati. Corse e raggiunse la boscaglia adiacente al villaggio e poi scomparve nella vegetazione.
Blez non ce la faceva più. I soldati erano diventati tre. Dimostrava un’incredibile abiltià con la spada ma appena vide che Kyla era scappata crollò. I soldati si avventarono su di lui con violenza e dopo averlo preso a calci e pugni lo legarono insieme agli altri uomini ridotti anche loro ala prigionia.
Intorno a loro solo cadaveri di innocenti.
Il capo dei soldati si avvicinò a loro.
La voce di qualcuno chiese -Che volete da noi?
Il comandante li guardò.
-Cerchiamo un uomo. Un uomo speciale.
Blez provò a parlare. Soppresse un conato di vomito e disse – Bastardi! Che vi aveva fatto questa gente? Che motivo avevate di fare questo massacro?
Il capo lo guardò dritto negli occhi e gli assestò un colpo dritto sul naso facendogli perdere i sensi.
Blez sognò. Sognò tutto ciò che gli era accaduto da quando era arrivato in quella terra e in quel tempo che non erano i suoi, ma lo erano diventati.

Ultima modifica di solomon kane : 15-10-2010 alle ore 20.30.46.
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