"Beh, non sarà facile ritrovarlo, madama..." disse Goz ad Altea "... voglio dire,se è ancora in città lo si può fr chiamare dai soldati, ma non so se sia rimasto a Suession o meno. Volete che incarichi qualche soldato per cercarlo, madama?" Lui subito sugli attenti per non deludere il duca.
"Graffi..." disse Lucidor guardando Gwen "... oh, si..." sfiorandosi il collo "... non ricordo neanche dove me li sia fatti..." accarezzandosi la pelle graffiata.
Destresya raggiunse il castello.
Era silenzioso, isolato, immerse nel vedere della brughiera e reso come incantato dal'umidità della pioggia che cominciava a cadere.
Lei lo raggiunse e bussò.
Dopo lunghi istanti, infine, si sentì un rumore dall'interno, come se qualcuno aprisse diversi catenacci e chiavistelli.
Il portone si aprì e un uomo vecchio, decrepito, apparve sulla soglia, fissando Destresya co la sua espressione rugosa e decadente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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