Sono perfettamente d'accordo con voi, lady Gaynor.
E vi dirò che non solo Dante non condanna Paolo e Francesca, ma neanche Dio, nella Sua Infinita Giustizia lo fa fino in fondo, visto che non divide le loro anime per l'Eternità.
Nell'Amor Cortese il concetto di adulterio va pesato bene.
Andrea Cappellano, a tal proposito, diceva infatti che di fronte al Vero Amore il tradimento non può essere ritenuto tale.
Naturalmente incontrare il Vero Amore è cosa assai rara e alcuni non lo trovano mai, neanche in una vita intera.
Tradire dunque più di una volta, giustificandosi con la ricerca del Grande Amore è un pò fuori dagli ideali cortesi e non qualifica più gli amanti come tali, nel senso più romantico ed assoluto del termine, ma in ben altro modo che, ahimè, la censura, il buongusto ed il controllo vigile del mio buon amico sir Hastatus, mi impediscono di apostrofarlo come merita