“Beh, facciamo capire loro che non siamo interessati.” Disse Gozz ai suoi. “Proviamoci con le buone, altrimenti ci faremo capire con le cattive. Preparatevi ad usare i ferri.” Anche lui portando la mano vicinissimo alla sua pistola.
“Elv guardò Gwen come a rassicurarla e poi si voltò verso il capo tribù e lo sciamano.
“Non possiamo accettare.” Rivolto a quelli e facendo ampi gesti per accompagnare le sue parole. “Siamo onorati ma non possiamo. Amici per sempre, grazie.”
“Avranno capito o facciamo parlare le nostre pistole?” Piano Gozz.
“In tal caso ho già lo sciamano sotto tiro...” mormorò Gianulo.
Gli indigeni però non parvero mutare il loro comportamento in ostilità o astio.
Restarono a guardare i visitatori, con i volti delusi, quasi mortificati.
“Beh, direi di salutare ed andarcene...” sottovoce Elv agli altri “... non è mai prudente rifiutare la generosità di queste tribù...”
“Si, ovvio...” annuì piano Gozz “... ringrazi questa gente e faccia capire loro che dobbiamo andarcene, mi raccomando senza farli innervosire.”
Con parole e gesti Elv cercò di essere il più amichevole e riconoscente possibile con gli indigeni.
Poi, dopo ambi cenni di saluto, i visitatori, con prudenza, lasciarono il villaggio degli indigeni e tornarono verso la spiaggia, dove avevano lasciato la loro capsula marina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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