Gwen guardò dallo spioncino e vide un uomo, lo stesso che aveva bussato poco prima, col suo Crocifisso al collo.
“Perdonate ancora...” disse “... non voglio recarvi noie, ma proseguire per noi è impossibile...” con tono supplichevole.
Altea si coricò, chiuse gli occhi e poco dopo si addormentò.
Fu un sonno senza sogni e terminò quando lei sentì un gomito di lui battere contro la sua schiena.
Nel sonno inavvertitamente Fulminaccio l'aveva urtata.
Lui continuava a russare beato.
Intanto fuori albeggiava.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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