In verità, se posso intervenire, credo che le cose non stiano affatto così.
Nessun capo, militare o no, combatte per il solo gusto della libertà fine a se stessa.
Per trovare simili figure forse bisogna cercare nei racconti sui Santi e sui Martiri Cristiani.
Qualsiasi leader combatte per un proprio tornaconto.
E re Artù non fa eccezione.
Lui combatté per unificare la Britannia sotto il suo comando ed Excalibur era un chiaro segno e simbolo di potere e predestinazione.
Infatti le saghe e le leggende ci dicono che arrivò a combattere anche contro il suo se stesso nipote (o figliastro) pur di mantenere il trono.
E la lotta contro i Sassoni era volta a mantenere il controllo sui suoi territori contro gli invasori.
Quindi l'amore per la libertà nuda e cruda credo sia fuori luogo.
Tutti i grandi di ogni tempo hanno combattuto per un proprio tornaconto personale, anche quando hanno spacciato le loro gesta come atti di liberazione per il popolo, come il tiranno Ateniese Pisistrato o l'imperatore Ottaviano Augusto.
Persino i grandi condottieri ritenuti benedetti dal Cielo, come Costantino il grande, Teodosio, Giustiniano o Ferdinando il Cattolico e gli altri re di Spagna hanno combattuto e liberato terre per poi governarle.
E lo stesso discorso vale anche per Wallace, che di sicuro aveva interessi a scacciare il tiranno inglese dalla sua terra.
Alla fine l'unico che combatteva per amore della libertà e senza interessi era forse Zorro.
Ma quello è un personaggio di un romanzo...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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