"Il vento calpesta il presente tra il crepitio delle braci assopite,
mentre gabbiani vagabondi sovrastano il clielo d'inverno
lasciando il respiro del mare appeso ad una nuvola di ricordi,
e nel vortice delle emozioni mai domate, l'anima raminga si disperde
come molecole di realtà virtuale appese ad una parvenza di vita,
dove il corpo martoriato riposa tra lenzuola di lino e tappeti damascati,
all'ombra di un calore antico che mani sapienti ed amorose ravvivano
ogni qualvolta i muschi e le muffe della pioggia affollano la mente, attanagliando il cuore in un eterno girotondo di nuvole e sole..."
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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