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Vecchio 12-08-2009, 00.58.17   #49
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Io credo che nessuno nasca già cavaliere.
Dalle terre da cui provengo siamo portati a credere all'assoluto ruolo del destino.
Io credo che esistano dei predestinati, ma il cammino da compiere per giungere a ricoprire il ruolo per il quale si è nati è lungo e difficile.
Diventare cavaliere è una prova.
Una prova di coraggio, di valore e di fede.
Resto convinto che il cavaliere sia l'essere più vicino a Dio e destinato alle imprese più grandiose, ma deve dimostrarsi degno di tutto questo.
Lancillotto era destinato all'impresa più grande, ma il suo "peccato" gli ha negato quel che il fato gli aveva preparato.
Parsival fù proclamato da quello stesso fato come suo naturale successore, ma dovette superare prove difficilissime per riuscire nella sacra impresa.
Ed è sempre questo il cammino di un cavaliere, anche lontano dalle saghe arturiane.
Nella Gerusalemme Liberata, Rinaldo è l'eroe destinato a conquistare la città santa, eppure cede alle lusinghe di Armida e solo alla fine, dopo essersi ripreso e purificato può compiere ciò per cui è nato.
Essere cavaliere richiede quindi doti non comuni.
Una forza d'animo ed una totale devozione alla propria impresa o missione.
E' un cammino e solo alla fine si avrà il degno cavaliere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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