Citazione:
Originalmente inviato da llamrei
Sir Guisgard, concordo con voi: trovare il cavaliere perfertto è forse una utopia. Credo che ognuno di noi abbia comunque un suo "eroe"privato, un "cavaliere ideale che incarni la maggior parte delle qualità" come avevo posto la domanda in precedenza.
Io ho risposto Alboino. Alboino per il coraggio che ha dimostrato nel momento della sua iniziazione, certamente voi la conoscete e magari mi potete anche rendere atto del coraggio da lui stesso dimostrato. Alboino non è perfetto. Pecca quando offre il vino alla moglie...dentro una coppa che era costituita dal cranio del padre di lei.
Rolando: ah avete ragione. Troppo orgoglio nel non ascoltare le parole del cugino quando lo incitava a suonale l'olifante...si ravvedrà alla fine quando ormai è troppo tardi. Menzionate Alda.....veramente credo che Roland fosse più attaccato a Durlindana che ad Alda....La povera Alda si strugge, muore di crepacuore dopo aver appreso della morte di Roland .... Roland in una lassa rivolge il suo addio proprio alla sua fedele amica, non Alda ma a Durlindana
Parsifal: ah il cavaliere che giungerà alla perferzione solo dopo tanti tanti errori. Il primo errore fu quello di seguire il consiglio della madre quando gli suggerì di "non fare domande inopportune". Questo consiglio sarà la causa dell'errore -come detto da voi- che Parsifal farà al cospetto del Re Pescatore.
Ogni Cavaliere ha un suo bagaglio di doti e ognuno ha le sue pecche in quanto uomo.
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Milady, come sempre, concordo con il vostro pensiero.
Un unico neo mi sorge solo in un punto: quando, a mio giudizio, sottovalutate la devozione che Orlando ha della sua bella moglie.
L'addio a Durlindana non rappresenta una preferenza o una scelta tra l'amore e l'ideale cavalleresco.
Egli forse, nell'omaggiare la sua superba spada, mostra quasi il cordoglio e il dispiacere di non aver portato fino in fondo il suo compito, cadendo per mano proprio di coloro che invece avrebbe dovuto distruggere.
Il legame tra il cavaliere e la sua spada è spesso un simbolismo fortissimo tra egli ed il suo ideale più alto.
Non a caso, citando un altro caso esemplare, Artù che sul punto di spirare ricorda nei suoi ultimi sospiri ciò che più ama: la moglie Ginevra che perdona, l'amico Lancillotto e la sua Excalibur, macchiata dal sangue del suo stesso popolo.