Visualizza messaggio singolo
Vecchio 16-12-2013, 09.14.28   #114
Clio
Disattivato
 
L'avatar di Clio
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Lo spettacolo era davvero raccapricciante. Più scavavo tra quelle macerie, più la rabbia saliva dentro di me.
La pagheranno cara… maledetti
Le grida della folla, poi mi sconvolsero ancora di più. Era colpa nostra? Certo, è sempre colpa nostra!
Non gli importa che versiamo il nostro sangue per loro, la prima difficoltà: dov’erano i militari?
Il senato.. si aspettavano davvero che i senatori si sporcassero le mani insieme a noi?
Nemmeno sentii arrivare Astin, preda com’ero di quei pensieri.

Citazione:
“La situazione comincia a farsi calda, capitano.” Avvicinandosi a Clio uno dei suoi sottufficiali, il luogotenente Astin. “Volete che faccia venire rinforzi dalle caserme per tenere a bada la folla?”
Ma proprio in quel momento arrivò uno dei soldati.
“Capitano!” Mettendosi sull’attenti davanti a Clio. “I senatori hanno chiesto di voi. Dovete subito recarvi in Senato.”
Annuii al soldato.
“Grazie Taris.. li raggiungo tra un attimo..” sorrisi “..vedrete che anche loro scaricheranno la colpa su di noi… chiamami Ryex e Goris, verranno con me..”.
Mi voltai poi verso Astin, inspirando profondamente “No, a meno che tu non sia costretto… non voglio spaventare questa gente.. ci parlerò io.. detesto quando ci trattano come i responsabili di ogni disgrazia di questa città.. è con i ribelli che devono prendersela, maledizione…” alzai lo sguardo e fissai il mio luogotenente negli occhi “Vista la situazione, intensifica gli aiuti, voglio che sappiano perfettamente che ci prenderemo cura di orfani, vedove e che i feriti verranno curati dai nostri medici.. Non voglio altri ribelli!” ripetei “E scopri chi era di guardia ai posti di blocco, convocali in caserma, tutti insieme.. voglio interrogarli io stessa.. questa gente, infondo, ha ragione.. dobbiamo stare più attenti.. altrimenti cosa perquisiamo a fare la gente.. non voglio soldati che si facciano intenerire da donne e bambini, o troppo altezzosi per perquisire persino i morti.. sceglierò personalmente le prossime sentinelle.. è tutto..” con un cenno del capo.
Dovevo parlare a quella gente.
Il vociare ormai era assordante, battei forte la spada contro lo scudo, per imporre il silenzio.
“Brava gente di Afravalone..” dissi, sfregando una mano contro l’altra, per eliminare la polvere e la sporcizia delle macerie “Davvero non siamo partecipi del vostro dolore? E io che pensavo fossimo qui apposta.. Loris..” chiamai, attirando l’attenzione di uno dei soldati “..torna pure qui, questa gente pensa che non ci prendiamo abbastanza cura di loro, quindi perché trasportare i feriti nel nostro ospedale, assicurare che le vedove saranno mantenute e gli orfani allevati da noi? No?”.
Tornai a guardare la folla “E’ questo che volete? Io non credo… Ma comprendiamo fin troppo bene la vostra rabbia e il vostro dolore… perché è la stessa che riempie i nostri cuori… Ma non siamo stati noi ad uccidere in modo tanto barbaro i vostri cari, non siamo stati noi ad usare bambini per trasportare la polvere da sparo… Se proprio volete qualcuno da incolpare, rivolgetevi ai veri responsabili, i ribelli.. e vi assicuro che avrete le loro teste! Ma su una cosa avete ragione, siamo stati troppo di manica larga.. sappiate, quindi, che da domani verranno perquisiti anche bambini, cani, gatti, vivi e morti.. e chiunque avrà qualcosa di sospetto, ne risponderà a me.. anche se so benissimo che da domani inizierete a lamentarvi per le file ai posti di blocco, esattamente come avete fatto fino a ieri.. Pensateci, e non osteggiate questi uomini che sono pronti a morire per voi!” avevo parlato decisa, autoritaria e dura, come ero sempre stata.
Non rimasi ad ascoltare le loro risposte, le potevo immaginare. Parlare alla folla era come parlare al vento, ma mio padre mi aveva sempre insegnato ad affrontare le avversità, scappare e nascondersi sarebbe stato più facile, ma non era da me.
Mi resi conto dell’arrivo dei due soldati di scorta che avevo voluto con me.
“Signori, il senato ci attende..” salutandoli con un cenno del capo.
“Astin” chiamai poi “Io vado, pensaci tu qui.. Non aggredite la folla, se potete.. al massimo prendete i più facinorosi di peso e portateli in caserma.. quando avrò un attimo di tempo ci parlerò io..” con un mezzo sorriso "Ah, ovviamente.. avvisa Loris che ero sarcastica, prima che mi prenda in parola!".
Inspirai profondamente, e feci cenno a Ryex e Goris di seguirmi.
Avrei preferito mille volte restare tra i miei soldati piuttosto che dover comparire in senato, ma gli ordini erano ordini.
Camminai in silenzio, mentre le immagini delle vittime degli attentati affollavano la mia mente. Bisognava anche pensare ai funerali.
Dovevano essere solenni e partecipati. Volevo vedere tutta la città stringersi attorno ai loro cari e capire che i loro nemici erano i ribelli, non i soldati.
Poco dopo, arrivammo a destinazione, e mi feci annunciare.
Clio non è connesso