Se c'era una cosa che non sopportavo di quella ragazza era la supponenza, e non perdevo occasione per ricordarle che lì comandavo io, e io soltanto.
Dopotutto la filosofia del locale era proprio quella, il dominio, il comando... dunque ci tenevo che questi ruoli ben codificati si rispettassero anche al lavoro.
Arrivò il direttore, Stewart, erano anni che lavorava con me, un professionista serio e scrupoloso.
"Mi dicono che ci sarà un cliente importante questa sera, com'è che non ne sapevo niente? Voglio sapere chi è, cosa fa ma soprattutto se ha fatto richieste particolari che dobbiamo fronteggiare!" fissando l'uomo intensamente.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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