Discussione: Romanzo The Road to Avalon (Joan Wolf)
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Vecchio 07-09-2011, 19.17.20   #6
*Morgan le fay*
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*Morgan le fay* è sulla buona strada
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Originalmente inviato da Mordred Inlè Visualizza messaggio
Ho letto tanti libri sulle leggende arturiane ma questo è diverso da tutti gli altri. Sembrano quasi nuovi personaggi e non nel senso negativo della frase.
La storia è semplice: è la vita di Artù vista dagli occhi dello stesso Artù e di altri personaggi. Un romanzo in cui tutti parlano.
Forse uno degli unici difetti è quello di non avere un unico narratore. La sensazione è un po' schizofrenica mentre l'autrice passa tra diversi narratori e diversi punti di vista anche semplicemente da un paragrafo all'altro.
A parte questo piccolo problema il resto del libro è fantastico.
Morgause e Morgana vengono completamente riscritte così come Ginevra, con nuova dignità e diventano dei personaggi femminili in grigio, nè bianchi né neri, di tutto rispetto.
Abbiamo inoltre una storia d'amore molto intensa tra Morgana ed Artù ed una storia d'affetto un po' più pratico tra Ginevra e Bedivere. L'autrice non vuol far fare ad Artù il ruolo del tonto marito ma del marito che sa cosa fa la moglie, del re magnetico e totalitario, duro e severo che da la sua approvazione alla relazione tra Ginevra e Bedivere.
Il personaggio di Artù è sicuramente quello più riuscito e, purtroppo, anche quello che mi è piaciuto di meno. Ma solo per questioni personali. E' una persona profondamente ferita e fredda ma allo stesso tempo anche profondamente leale verso gli amici e verso il suo unico amore: Morgana.
Tutti i personaggi sono protagonisti e tutte azioni hanno una spiegazione. E' soddisfacente non dover assistere a vendette o tradimenti (come quello di Mordred o quello di Ginevra) spiegati semplicemente con "il personaggio è cattivo".
Mordred ed Agravaine sono, a mio parere, i caratteri più riusciti. Probabilmente tutti sapete della mia passione per il personaggio di Mordred e posso dire che in questo libro mi ha pienamente soddisfatta. E' un Mordred diverso da tutti gli altri: è gentile, ingenuo e debole di carattere. Qui la vera ombra oscura è quella di Agravaine spinto sia dall'amore per Bedivere che da un'assoluta sete di potere e di bellezza.
In definitiva posso dire che è stato davvero un bel libro, con una storia avvincente e che mi ha donato la possibilità di riscoprire di nuovo tutti i personaggi arturiani e guardarli con occhi diversi.
Sono davvero affascinata da questo libro.
Il problema è che non riesco a trovarlo
Tu dove l'hai trovato?
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