Guisgard... le sue parole... e poi quel bacio.
Sorrisi appena e mi accorsi solo allora che non ero affatto spaventata... non per me, almeno.
Ero preoccupata, tuttavia. Ero agitata perché, qualsiasi cosa Guisgard volesse fare, temevo fosse troppo pericolosa.
E stavo proprio per dirglielo, quando giunse quella nuova visione...
Fu rapida, eppure mi parve durare molti minuti. La mia mente indugiò sui pensieri di Chymela e sui suoi sentimenti, accarezzò il suo dolore causatole dal comportamento di Andros e condivise con la principessa ogni pur minimo cambiamento di umore... era andata lì con il pretesto di volersi scusare con lui, Chymela... ma era andata principalmente lì per capire, era andata lì per gettargli in faccia la sua indifferenza e mostrargli chi era e chi poteva essere la principessa Chymela, era andata lì perché non voleva soccombere a lui o, forse, era andata lì soltanto perché non riusciva a stargli lontana.
E invece... invece non appena l’avevo visto, non appena lui aveva iniziato a parlarle, Chymela seppe che non avrebbe tenuto fede a quel proposito. Seppe, anzi, che di quel proposito non e interessava niente. Seppe che da nessun altra parte sarebbe voluta essere se non lì, con quell’uomo misterioso di cui nessuno sapeva niente e che, tuttavia, la affascinava come nessun altro...
Fu una visione potente, quella, e mi occorsero molti minuti per riuscire a venirne fuori...
Fu una visione che per qualche momento mi fece dimenticare di me, di Gioia Antica e dei guai in cui sembrava ci fossimo cacciati... una visione che si impose sui miei pensieri e dominò la mia volontà, tanto che per qualche momento esisté soltanto lei.
E poi il dipinto...
Andros lo mostrò con orgoglio a Chymela... ed io sussultai violentemente.
Il ritratto... quel ritratto!
Il ritratto della regina Chiarore Azzurra... il ritratto di Chymela...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
In quel momento uscì dalla locanda il menestrello.
“Devi aiutarmi, Sangò.” Fissandolo Guisgard e destando Talia da quella visione.
“Cosa vuoi fare?”
“Non lo so ancora...”
“Non metterti contro di loro.” Fece Sangò. “Non farlo, sono potenti e pericolosi...”
|
Chiusi gli occhi e inspirai profondamente per costringere la mia mente ad abbandonare quella visione, quel mondo...
Poi li riaprii e strinsi la mano di Guisgard...
“Temo che Sangò abbia ragione...” mormorai mestamente “Siamo nella loro città e non abbiamo niente a nostro favore! E tu... oh, Guisgard, ti prego, promettimi che non farai niente di impulsivo... o di pericoloso!”