Io odio aspettare, è sempre stata una cosa che mi mandava fuori di testa, e i miei sottoposti lo hanno sempre saputo.
Le mie generalesse, le ministre, i consiglieri, tutti sanno che i miei ordini vanno eseguiti nel minor tempo possibile perchè altrimenti anche un buon risultato viene visto come un fallimento.
Ed ora, ironia della sorte, non potevo far altro che aspettare, ma quanto era peggio, quella poteva anche essere la parte migliore.
Seguii docilmente i miei carcerieri e fui affidata alle cure di una donna, che disse di volermi preparare.
Mi limitai ad annuire, sapevo che in questa fase non poteva succedermi niente di male, ma il non sapere cosa mi riservasse il destino era ancora peggiore.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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